SOCIETÀ

I fondi Pnrr per lo sport in Veneto: da grandi palazzetti a ristrutturazioni

In tutto le risorse del Pnrr di competenza del dipartimento per lo sport della presidenza del consiglio dei ministri sono di circa 700 milioni di euro. Grazie ad OpenPolis, che da sempre esegue un monitoraggio preciso e puntiglioso su tutti i fondi che giungono dall’Europa, sappiamo che “il cronoprogramma del piano prevedeva che queste risorse fossero assegnate entro il primo trimestre del 2023. Operazione che è stata portata a compimento con un decreto ministeriale pubblicato il 22 marzo e un altro il 27 dello stesso mese”. La fondazione stessa però ha notato che, per rispettare tali scadenze, l’ultimo avviso pubblicato è rimasto aperto solamente 4 giorni (dal 13 al 17 marzo). Un’altra anomalia poi, è il fatto che, salvo il caso di impianti sportivi di particolare interesse per le federazioni nazionali (ad esempio il velodromo di Montichiari), la maggior parte di questi investimenti è stata assegnata ai comuni capoluogo di provincia. La motivazione l'abbiamo spiegata nel dettaglio in un altro articolo apparso su Il Bo Live, ma possiamo dire che le cause stavano nella natura stessa del bando.

Abbiamo analizzato i dati del Veneto per capire se questa tendenza è presente anche da noi. Prima di vedere i numeri però, è bene fare una premessa per conoscere meglio ciò di cui stiamo parlando. Quando pensiamo agli investimenti Pnrr per lo sport dobbiamo immaginarci due filoni principali: il primo è quello della costruzione di nuove palestre scolastiche o il potenziamento di quelle esistenti, e questo è in capo al Ministero dell’istruzione; il secondo invece è quello che andremo ad analizzare a fondo, è di competenza del dipartimento per lo sport, e mira ad incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano anche il recupero di aree urbane. Questo è un passaggio fondamentale da tenere bene a mente, per valutare poi le opere anche dal punto di vista qualitativo.

Questi finanziamenti sono poi divisi in tre diversi “cluster”.

Cluster 1: 350 milioni per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di favorire il recupero di aree urbane (ad esempio cittadelle dello sport, impianti polivalenti e piscine nei capoluoghi di provincia e di regione con popolazione superiore rispettivamente a 20mila e 50mila abitanti).

Cluster 2: 188 milioni per la rigenerazione di impianti esistenti. Anche in questo caso i fondi sono destinati ai capoluoghi di regione e di provincia.

Cluster 3: 162 milioni da dare direttamente alle federazioni sportive nazionali per la rigenerazione o la realizzazione di nuovi impianti di loro interesse.

Insomma a ben vedere, il fatto che abbiano vinto i progetti delle città capoluogo è un po’ insito nella natura stessa del bando. In Veneto la situazione rispecchia ciò che abbiamo appena detto. Per quanto riguarda lo sport, e basandoci sui dati rilasciati dal dipartimento per lo sport, vediamo come siano otto le città aggiudicatarie dei fondi. In testa troviamo Padova con oltre 10 milioni di euro. Qui dobbiamo già fare una piccola postilla, che analizzeremo meglio in seguito, ma in questi finanziamenti sono compresi anche i fondi per la riqualificazione del lato nord Stadio Euganeo con nuovo palazzetto. Un finanziamento di 4 milioni di euro che però ad oggi possiamo considerare momentaneamente “congelato”. Le altre città venete in ordine di fondi ricevuti dopo Padova sono: Verona, Venezia, San Vendemiano, Vicenza, Treviso, Rovigo e Belluno.

Ma passiamo all'analizzare nel dettaglio le opere "venete" finanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

San Vendemiano

Come vediamo quindi, tutti i capoluoghi di provincia hanno ricevuto un finanziamento per il bando "Sport e inclusione sociale". Tra loro però c'è anche il piccolo comune di San Vendemiano, poco meno di 10 mila abitanti, che vedrà entrare nelle casse comunali 4 milioni di euro a cui si aggiungerà un co-finanziamento di altri nove per la realizzazione di un pala ghiaccio da 13 milioni di euro. Si chiamerà "Ice House" e dovrebbe diventare anche un centro Fisg (Federazione italiana sport del ghiaccio) per l'organizzazione di eventi internazionali.

Padova

Tornando al Comune che ha ricevuto più fondi, vediamo che Padova li utilizzerà per tre diverse opere: la riqualificazione del lato nord dello Stadio Euganeo con la costruzione del nuovo palazzetto, la Cittadella dello sport "Valsugana" e la rigenerazione palazzetto dello sport San Lazzaro. Mentre per le ultime due opere il finanziamento totale è di 6 milioni e mezzo di euro ed i lavori stanno procedendo (come riportato in modo chiaro e trasparente nel sito del Comune), il finanziamento di 4 milioni di euro per l'Euganeo è momentaneamente congelato per l'aumento dei costi.

Verona

Il Comune di Verona utilizzerà 6 milioni e mezzo di euro per due diversi progetti. Il primo, con un finanziamento di €4.450.000 è la realizzazione del nuovo parco polisportivo "della Spianà". Il secondo, di €2.050.000, è la riqualificazione della pista di atletica e della tribuna del centro polisportivo Avesani. Entrambi non hanno un co-finanziamento.

Venezia

Venezia, dopo l'inghippo accaduto con la questione del Bosco dello Sport, ha due progetti finanziati per un totale di 6 milioni e mezzo di euro. Il primo è la realizzazione del nuovo impianto polivalente indoor a Favaro Veneto: un progetto da 5 milioni e mezzo di euro che vede il progetto nascere sulle ceneri del compendio usato come campo nomadi di via del Granoturco a Favaro Veneto. Il secondo progetto invece riguarda l’impianto natatorio in via Calabria alla Gazzera. Con 1 milione di euro si prevede la manutenzione straordinaria e il completamento dei lavori relativi alla zona della nuova vasca acquagym. C'è però una piccola discrepanza tra i dati rilasciati dal dipartimento e quelli dichiarati in un comunicato stampa dall’assessora ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto. Nel primo caso il finanziamento è di 1 milione di euro senza co-finanziamenti, nel secondo di 1 milione e 100 mila euro.

Treviso

Treviso il finanziamento totale è di 2 milioni e mezzo di euro per due diversi interventi: la realizzazione di una nuova cittadella outdoor extreme sports – Sant’Antonino e il restauro e risanamento conservativo per la messa a norma della palestra Santa Bona. Nel primo caso è un finanziamento puro, mentre la seconda opera è co-finanziata con altri 300 mila euro.

Vicenza

Al Comune di Vicenza, sempre per quanto riguarda lo sport, arriveranno un totale di 3 milioni e mezzo di euro per due diverse opere. La riqualificazione dell'impianto di atletica leggera G. Perraro riceverà un finanziamento di 1 milione e 400 mila euro, mentre la realizzazione dell'area sportiva Parco della Pace vedrà un finanziamento Pnrr di 2 milioni e 400 mila euro.

Rovigo

Rovigo le opere finanziate dal Pnrr riguardanti il bando “Sport e inclusione sociale”, sono due. La prima è la realizzazione del nuovo impianto polivalente indoor in via Malipiero, che ha ottenuto un finanziamento nel Cluster 1, di 2 milioni e 100.000 euro. La seconda sono degli interventi manutentivi finalizzati all'efficientamento del polo natatorio, finanziati con 400 mila euro.

Belluno

A Belluno la nuova palestra polifunzionale De Mas ha ricevuto un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro.

Tutti questi dati riguardano solamente la MISSIONE 5, MISURA 3, INVESTIMENTO 3.1 'SPORT E INCLUSIONE SOCIALE'. Una versione di questo articolo è apparsa sul sito dell'Osservatorio civico sul Pnrr del Veneto

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