SCIENZA E RICERCA

Viaggio al centro della scienza

In un'epoca di diffusa crisi di fiducia nella scienza e di perdita di autorevolezza dei tradizionali canali di informazione, l'università si offre come punto di riferimento per il territorio e per la società, anche con la rassegna “Viaggio al centro della scienza” promossa dalla Fondazione Istituto di ricerca pediatrica (Irp) Città della speranza e dal Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze). Un ciclo di incontri che si svolgerà per tutto il mese di maggio (dal 9 al 30) e che vedrà cinque scienziati italiani di fama internazionale affrontare alcuni tra i temi più caldi del dibattito pubblico. La prima settimana sarà dedicata alla medicina: Silvio Garattini parlerà del mercato della medicina e di quanto la medicina sia diventata una business; Vittorino Andreoli tratterà del delicato confine tra normalità e follia. Si proseguirà con il genetista Guido Barbujani che discuterà di come il Dna influenzi il nostro comportamento e le nostre scelte. Il direttore dell'osservatorio astronomico di Padova, Roberto Ragazzoni, parlerà di viaggi nello spazio e nel tempo. Infine, la climatologa del CNR, Elisa Palazzi presenterà sette cose da sapere sul cambiamento climatico. Ogni incontro sarà moderato da Antonella Viola, direttrice scientifica di Irp e socio onorario del Cicap, e da un altro ospite (Massimo Polidoro, Maurizio Corbetta, Telmo Pievani, Leopoldo Benacchio, Marco Munari, rispettivamente).

“Noi scienziati dobbiamo contribuire al progresso della conoscenza, in generale, e aiutare i bambini nel mio caso particolare. Ma la nostra mission è anche quella di fare divulgazione, o meglio comunicazione della scienza, ovvero fornire alla cittadinanza gli strumenti per renderla consapevole di cosa è la ricerca e quali sono i suoi mezzi.” ha dichiarato Antonella Viola, organizzatrice della rassegna. “La disinformazione è sempre pericolosa, ma lo è ancora di più  quando tocca la salute delle persone, perché può avere serie conseguenze sul benessere sia dei singoli sia della collettività”.

Il progetto della professoressa Viola è stato accolto sin da subito con entusiasmo dal Cicap, il cui impegno, per statuto, è proprio quello di far conoscere il pensiero scientifico. “Il Cicap nasce per volontà di Piero Angela come ente di verifica sui fenomeni definiti paranormali” ha dichiarato Marino Franzosi, direttore amministrativo del Cicap. “Oggi però altri fenomeni attirano l'attenzione collettiva, e non hanno più quel velo di mistero che magari avevano un tempo, attingono invece proprio dal linguaggio scientifico, distorcendolo. Per farsi delle opinioni occorre perciò partire da evidenze, da fatti che la scienza meglio di altre discipline sa far emergere”.

Era presente alla conferenza stampa anche il vicesindaco Arturo Lorenzoni “Sia in veste di ricercatore sia in veste di amministratore mi rendo conto che su tematiche come i cambiamenti climatici o la medicina è difficile far passare un messaggio corretto. Mi auguro che l'eco di questo evento vada oltre la città di Padova perché c'è bisogno di momenti come questi, liberi dall'interesse e volti al bene comune”.

Ma la ricerca non è e non deve essere solo spettacolo, come ha dichiarato Giuseppe Basso presidente dell'Irp. “Siamo il venticinquesimo paese su ventisei per finanziamento pubblico alla ricerca. Spendiamo solo lo 0.9% del Pil in ricerca, contro il 7,8 della Finlandia e circa il 3% degli Stati Uniti. Nonostante questo il nostro paese cresce per qualità di ricerca, è al terzo posto per rapporto tra investimento in ricerca e produttività della ricerca stessa. Senza ricerca un paese non cresce. Il ritorno di ciò che si investe in ricerca è di circa 8 volte. Negli ultimi anni abbiamo invece tagliato proprio istruzione e ricerca. L'obiettivo dovrebbe essere salire all'equivalente del 2-3% del Pil, anche grazie agli investimenti privati”.

Per far ripartire gli investimenti in ricerca occorre riallacciare il rapporto tra scienza e cittadinanza, facendo comprendere l'importanza della ricerca per la collettività. Questa impresa passa anche e soprattutto attraverso una corretta comunicazione: l'Istituto di ricerca pediatrica, insieme all'università, vuole quindi offrirsi come fonte affidabile di informazione scientifica “e questo impegno vuole diventare costante – ha aggiunto Antonella Viola – arrivando a rendere la rassegna un appuntamento annuale”.

Francesco Suman

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