SOCIETÀ

Il rischio globale delle fake news

Si è tenuto a Cesena tra il 29 settembre e il 1° di ottobre il “CICAP FEST 2017 – il valore dei fatti nell'era della post-verità”, festival annuale del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze che ha sede a Padova e che nasce nel 1989 per iniziativa di Piero Angela in risposta a un fenomeno che già allora era largamente presente nei mezzi di comunicazione: la diffusione delle fake news. All'atto fondativo dell'associazione oggi diretta da Massimo Polidoro, Piero Angela, assieme a un gruppo di scienziati, intellettuali e appassionati, sottoscriveva la seguente dichiarazione: “Giornali, settimanali, radio e televisioni dedicano ampio spazio a presunti fenomeni paranormali, a guaritori, ad astrologi, trattando tutto ciò in modo acritico, senza alcun criterio di controllo; anzi cercando, il più delle volte, l'avvenimento sensazionale, che permetta di alzare l'indice di vendita o di ascolto. Per questo portiamo avanti un'opera di informazione e di educazione rispetto a questi temi, per favorire la diffusione di una cultura e di una mentalità aperta e critica, e del metodo scientifico basato sull’evidenza nell'analisi e nella soluzione dei problemi”.

Il lavoro dei membri del Cicap è quantomai attuale oggi viste le idee e le affermazioni pseudoscientifiche, che affollano specialmente il web, a sostegno di terapie di non provata efficacia (metodo Di Bella, Stamina, o il movimento anti-vaccinista), teorie del complotto (dalle scie chimiche ai rettiliani, dagli UFO alla parapsicologia) e revisionismi vari (come l'atteggiamento negazionista nei confronti del cambiamento climatico).

Si potrebbe pensare che queste bufale siano una questione da liquidare con quattro risate e poco più; invece negli ultimi anni il volume delle false notizie ha raggiunto dimensioni tali che il rapporto 2017 del World Economic Forum ha inserito la diffusione della disinformazione tra i maggiori rischi globali, a causa dei risvolti politici, sociali ed economici che una distorsione intenzionalmente guidata dell'opinione pubblica potrebbe provocare.

Un'importante azione di argine alla disinformazione viene svolta dai debunkers, o smontatori di bufale, come quelli che sono saliti sul palco del Cicap FEST 2017: David Puente, Paolo Attivissimo e Michelangelo Coltelli sono i direttori di alcuni tra i maggiori siti che si occupano di fact checking. Tuttavia, secondo Walter Quattrociocchi, autore di alcuni tra i più importanti studi a livello internazionale sulla diffusione della disinformazione online e ora ricercatore all'università Ca' Foscari di Venezia, l'azione di smascheramento delle bufale può sortire l'indesiderato effetto di polarizzare e rafforzare le convinzioni pregresse di coloro che la pensano in maniera radicalmente opposta. In altri termini, non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire. La comunicazione non passa solo attraverso la confutazione delle tesi della parte opposta, ma anche e soprattutto attraverso l'ascolto e il dialogo.

Sul palco del teatro Bonci di Cesena è stato consegnato anche il premio “in difesa della ragione” a Enrico Mentana, quale personalità che si è distinta nella difesa del pensiero critico. “A costo di risultare pedanti, di sembrare ovvi, o di apparire quelli schierati dalla parte del sistema – ha detto Mentana – occorre sottrarre il pubblico neutro, non già polarizzato, agli avvelenatori di pozzi e difendere la verità”.

Già, ma che criteri abbiamo per stabilire che cosa è vero e cosa no? La filosofia occidentale ha sviluppato un pensiero millenario intorno a tale questione e Massimo Pigliucci, professore di filosofia alla City University di New York, ha portato sul palco il punto di vista dello scetticismo: secondo David Hume, nel suo saggio sui miracoli, le persone sagge proporzionano le loro credenze all'evidenza, una mente chiusa non crederà a niente, mentre una mente troppo propensa a credere ricadrà nel fideismo. Pigliucci ha fornito poi un prontuario per lo scettico etico o virtuoso: considerare attentamente gli argomenti dell'avversario senza scartarli a priori e consultare un esperto se non si è in prima persona esperti in quella materia.

Al Cicap FEST 2017 era presente anche una compagine dell'università di Padova. Antonella Viola, professoressa di patologia generale, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca pediatrica (IRP) e socio onorario Cicap, ha parlato dell'importanza della lentezza nella ricerca. Telmo Pievani, professore di filosofia delle scienze biologiche al dipartimento di Biologia, ha parlato dei nemici di Darwin e dell'evoluzionismo, delle fake news creazioniste e delle difficoltà che si presentano a coloro i quali tentano di rivolgersi a una comunità così fortemente polarizzata: più che rivolgersi ai creazionisti, occorre rivolgersi al loro pubblico e non limitarsi a divulgare i risultati della scienza, ma raccontarne i processi. La scienza è ben lontana dal confezionare verità assolute, poiché più cose scopriamo, più cose scopriamo di non sapere. Al Palazzo del Ridotto era presente anche Agnese Sonato, ideatrice di PlaNCK!, che ha parlato dell'importanza di divulgare la scienza ai più piccoli.

Francesco Suman

 

 

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012