SCIENZA E RICERCA

Living Labs sul carbon block

Il Dipartimento di Scienze chimiche e il Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Padova propongono due Living Labs sul carbon block, il 10 dicembre.

Il primo appuntamento è alle ore 15 con il Living Lab "Il recupero del carbon block da filtri esausti: un’opportunità reale per lo stoccaggio di idrogeno", in cui viene presentato il progetto di ricerca svolto Gabriel Merlin, nel quale sono stati sviluppati nuovi materiali per lo stoccaggio di idrogeno a partire da una materia prima economica e circolare: il carbon block da filtri esausti. L’utilizzo di materie prime abbondantemente disponibili, assieme a processi di trasformazione semplici ed industrialmente scalabili, rendono questi materiali ottimi candidati per l’ingresso in campo industriale con primo obiettivo i serbatoi per mobilità a idrogeno.

All’innovazione scientifica deve però accompagnarsi un opportuno ecosistema che ne sappia cogliere i frutti. Il futuro dell’idrogeno in Italia viene delineato da un intervento di Amedeo Agosti, di Snam, industria tra i soggetti capofila nel nostro paese per la promozione dei progetti basati sull’idrogeno e la costruzione di una rete di infrastrutture collegate a questo prezioso combustibile.

Meeting Zoom: https://unipd.zoom.us/j/3699805460

Il secondo Living Lab, "Il carbon block come piattaforma ad elevata porosità per lo sviluppo di materiali innovativi" si tiene alle ore 16.20.  Il carbon block è il materiale di cui sono fatti i filtri comunemente detti a carboni attivi. La sua elevata porosità lo rende un materiale di sicuro interesse, anche in virtù della facilità con cui è possibile recuperarlo ad altri usi anche successivamente al fine vita. Il carbon block si dimostra adatto ad applicazioni in cui sia richiesta una porosità elevata, ad esempio per lo stoccaggio di gas come idrogeno.

Il progetto di ricerca realizzato da Silvia Volpato ha esaminato in profondità la variazione della struttura del carbon block rigenerato attraverso l’analisi di isoterme di adsorbimento, e ne traccia il ritratto di un materiale economico e versatile. Alla discussione sul tema partecipano anche Claudio Pollini di Thinkwater, che ha anche fornito i materiali per la ricerca, e Andrea Zappavigna di Alfatest, che offrire una prospettiva aggiornata sulle possibilità offerte dalle tecniche di isoterma di adsorbimento per l’analisi dei materiali porosi.

Meeting Zoom: https://unipd.zoom.us/j/3699805460

Programma e abstract

  • QUANDO 10 DICEMBRE - ORE 15:00
  • Online
    Zoom

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