SOCIETÀ

Nuova Zelanda: quando è il terrorismo di estrema destra a uccidere

49 morti, una meticolosa preparazione di armi intente ad uccidere coloro i quali erano considerati diversi, una minuziosa e macabra attenzione ai dettagli ed alle dediche da fare sui caricatori utilizzati per uccidere, una straziante ripresa in diretta dell’attentato ed un’analisi tanto breve quanto spiazzante.

“Sono un normale uomo bianco”: così si è descritto Brenton Tarrant proprio mentre stava compiendo una strage all’interno di una delle due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.

Il terrorista Tarrant dice di essersi ispirato a Anders Breivik, che il 22 luglio 2011 uccise 69 giovani tra i 12 e i 20 anni nell’isola di Utøya, in Norvegia.

“Sono un normale uomo bianco”

Nei 17 minuti di video live in Facebook (ora naturalmente rimosso dalla piattaforma) si vedono diverse armi di Tarrant, sulle quali il 28enne aveva scritto quelle che potremmo considerare delle dediche ai suoi “ispiratori”, da Breivik a Luca Traini, da Sebastiano Venier, uno dei protagonisti nella battaglia di Lepanto del 1571, da  “Remove Kebab”, una canzone creata come tributo al criminale di guerra serbo Radovan Karadžić, fino ad Anton Lundin-Pettersson, un ragazzo che nel 2005, vestito da Darth Vader entrò in una scuola ed uccise a colpi di spada un assistente-insegnante ed uno studente.

Come riportato dal Daily Mail ci sarebbe anche un vero e proprio manifesto scritto dal killer, in cui dice di essersi ispirato in particolare al già citato Breivik ed a Dylann Roof, l’autore della strage di Charleston avvenuta il 17 giugno 2015.

In questo scritto, di 73 pagine e chiamato “The Great Replacement”, Tarrant si autorisponde ad alcuni quesiti da lui stesso posti. Il manifesto inizia con la più semplice delle domande: “Chi sei?”, “Sono un normale uomo bianco di 28 anni - scrive il killer - nato in Australia da una famiglia di lavoratori a basso reddito”.

Un “normale uomo bianco” (ripetuto più volte) che vuole “vendicarsi contro gli invasori” e vendicare gli attacchi terroristici di matrice islamica avvenuti in Europa, parlando anche di uno stato di “schiavitù” europea causato appunto da quelli che lui chiama invasori, arrivando ad augurare la morte ad Angela Merkel (“la prima della lista”), al sindaco di Londra Sadiq Khan e ad Erdogan.


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Lui quindi, fortunatamente a torto, si considera un “normale uomo bianco”, come se tutti gli uomini bianchi una mattina si svegliassero avendo in mente di comprare un arsenale di armi per andare ad ammazzare persone considerate “diverse” nel loro momento più intimo, quello della preghiera. Fortunatamente di “normale” in questa vicenda c’è poco, ma è proprio sulla considerazione di sè stesso che dobbiamo concentrare l’attenzione. Tarrant, come Breivik e come lo stesso Luca Traini, vedevano la diversità con paura, come se fosse un pericolo.

È proprio il terrorismo suprematista bianco che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura. Il numero totale dei morti in attentati terroristici nel 2017 è diminuito del 27 per cento, passando da 25.774 a 18.814 (-44% rispetto al 2014, anno in cui c’è stato un picco). Calano sia gli attentati che i morti, ma sembra essere cresciuto proprio quello delle vittime di attentati di “estrema destra”.

Nel 2017 in Europa e Nord America le vittime per attentati rivendicati dall’estrema destra sono state 17, su 47 attacchi, nel 2014 erano solo 3. In tutto dal 2013 al 2017 le persone decedute a causa di gruppi riconducibili all’estrema destra, secondo il report Global Terrorism Index 2018, sono state 66.

In particolare nel Nord America nel 2017 gli estremisti del “white-power” sono stati responsabili di nove attacchi e sette morti, tra cui quello accaduto a Charlottesville, in Virginia il 12 agosto, quando un’auto ha investito una folla di manifestanti che protestavano contro un grande raduno di estremisti di destra, provocando un morto e 19 feriti.

Nell’ottobre del 2018 infine, un estremista ha sparato ed ucciso undici persone in una sinagoga a Pittsburgh. Anche il Canada non è stato esente da attacchi terroristici di matrice estremista di destra. Si ricorda in particolare il fatto avvenuto nel Centro Culturale Islamico a Quebec City in cui nel 2017 sono morte sei persone.

Spesso, come abbiamo notato dal caso italiano di Luca Traini, ex candidato alle elezioni comunali per la Lega Nord (comune di Corridonia, in cui prese zero preferenze) che a 28 anni, nel 2017, a Macerata sparò contro sei persone di colore, dall’attentato in Nuova Zelanda e anche da quello già citato di Pittsburgh, i killer non hanno una storia criminale alle spalle ma studiando i loro profili online si riconosce una grande radicalizzazione contro coloro i quali sono considerati “diversi”, che si parli di religione o di nazionalità.

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