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I finanziamenti alla ricerca nella legge di bilancio 2022

Lo scorso 27 aprile, durante la presentazione in Senato del PNRR, il presidente del consiglio Mario Draghi rispondeva all’intervento della senatrice a vita e ricercatrice Elena Cattaneo dicendosi d’accordo con l’invito ad assegnare tutti i fondi destinati alla ricerca su base esclusivamente competitiva (tramite bandi che selezionino in base al merito i progetti migliori) e rimarcando la necessità di dare “più fondi alla ricerca su base ordinaria: ci si ritornerà nella prossima legge di bilancio” aveva sottolineato Draghi.

Nella versione finale del PNRR approvata dal governo Dragni infatti è stato tolto ogni riferimento al Piano Amaldi, un piano di finanziamento alla ricerca, che invece veniva menzionato dalla prima bozza del PNRR stilata dal governo Conte 2. L’appello era partito da una pubblicazione di Ugo Amaldi (Cern, Università di Milano e CNAO) e poi successivamente ripreso da un gruppo di ricercatori, tra cui Luciano Maiani e Cinzia Caporale (La Sapienza), nonché il premio Nobel per la fisica 2021 Giorgio Parisi (La Sapienza).

In sintesi, il Piano Amaldi (o meglio Amaldi-Maiani nella sua più recente versione) propone di aumentare i finanziamenti alla ricerca di almeno 15 miliardi di euro in 5 anni (fino anche a 22 miliardi): ai 9 miliardi di euro che già si spendono ogni anno, pari allo 0,5% del PIL, andrebbero aggiunti almeno 1 miliardo nel 2022, 2 miliardi nel 2023, 3 miliardi nel 2024, 4 miliardi nel 2025, 5 miliardi nel 2026.

In questo modo l’Italia raggiungerebbe le percentuali di spesa della Francia, che destina lo 0,75% del proprio PIL ai finanziamenti alla ricerca. La Germania spende invece l’1% del proprio PIL in ricerca. Se si considerano anche gli investimenti del settore privato, l’Italia spende l’1,4% del proprio PIL in ricerca, la Francia il 2,2%, la Germania il 3,2%.


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Il 30 dicembre è stata inserita in gazzetta ufficiale la versione definitiva della legge di bilancio 2022. Le speranze suscitate dalla replica di Mario Draghi alla senatrice Cattaneo sono state disattese. Seppur nel documento siano presenti aumenti dei finanziamenti alla ricerca per i prossimi 5 anni, questi risultano piuttosto modesti rispetto a quanto richiesto dal Piano Amaldi-Maiani e rispetto a quanto servirebbe all’Italia per raggiungere percentuali e livelli che le permettano di competere ad armi pari con altri Paesi in Europa.

In legge di bilancio troppo poco

Al comma 297 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2022 viene riportata l’entità dell’aumento del finanziamento alle università. “Il fondo per il finanziamento ordinario delle università (…) è incrementato di 250 milioni di euro per l'anno 2022, di 515 milioni di euro per l'anno 2023, di 765 milioni di euro per l'anno 2024, di 815 milioni di euro per l'anno 2025 e di 865 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026”. L’aumento previsto è di 3,2 miliardi di euro in 5 anni.

Al comma 310 è invece riportato l’aumento del finanziamento agli enti di ricerca. “Il fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (…) è incrementato di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 e di 100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025”. Qui si parla di 370 milioni di euro in 4 anni.

Al comma 312 viene introdotto un nuovo canale di finanziamento. “Al fine di promuovere la competitività del sistema produttivo nazionale, attraverso la valorizzazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, un apposito fondo, denominato «Fondo italiano per le scienze applicate» con una dotazione di 50 milioni di euro per l'anno 2022, di 150 milioni di euro per l'anno 2023, di 200 milioni di euro per l'anno 2024 e di 250 milioni di euro a decorrere dall'anno 2025”. In totale 650 milioni di euro in 4 anni.

Sommando queste tre linee di finanziamento, quelle principali della spesa ordinaria in ricerca, si ottengono circa 4,2 miliardi di euro in 5 anni, ovvero dalle 4 alle 5 volte meno di quanto richiedeva il Piano Amaldi-Maiani (tra 15 e 22 miliardi di euro in 5 anni).

Altri finanziamenti alla ricerca nella legge di bilancio

Dei più di 1000 commi della legge di bilancio, alcuni menzionano altri finanziamenti destinati alla ricerca. Complessivamente si parla qualche centinaio di milioni di euro, dai 200 ai 400, spalmati su 4 o 5 anni, a seconda che i finanziamenti annui vengano confermati o meno nel tempo. In ogni caso non cambiano il giudizio complessivo: la quantità di finanziamenti alla ricerca resta molto distante dagli obiettivi del Piano Amaldi-Maiani.

Di seguito riportiamo un elenco con una sintesi delle voci più rilevanti.

301. Al fondo perequativo a sostegno delle università non statali legalmente riconosciute del Mezzogiorno, (…) è assegnata una dotazione di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.

302. È autorizzato un contributo annuale, a decorrere dall'anno 2022, di 1,5 milioni di euro per ciascuno dei seguenti enti: Fondazione IDIS-Citta' della scienza di Napoli, Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e Museo Galileo-Istituto e museo di storia della scienza di Firenze.

313. A una serie di istituti di ricerca è disposto lo stanziamento di 30 milioni di euro per l'anno 2023.

325. Al fine di sostenere le attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell'organismo nocivo «Xylella fastidiosa» condotte dal CNR è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.

712. 1 milione di euro per l'anno 2022 per la valorizzazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale. In particolare, progetti di rilevanza strategica nel settore navale rivolti all'innovazione tecnologica e digitale e alla sostenibilità ambientale.

751. Un importo annuo di 1,5 milioni di euro, con erogazione diretta alla società consortile Biogem (Biologia e genetica molecolare), al fine di assicurare lo sviluppo della competitività dell'infrastruttura di ricerca nel settore oncologico, nonché la prosecuzione della sperimentazione regolatoria per studi di tossicità e biocompatibilità.

757. Nello stato di previsione del Ministero della salute è istituito il Fondo nazionale per le malattie infiammatorie croniche intestinali, al fine di sostenere la formazione, lo studio e la ricerca sulle malattie infiammatorie croniche intestinali nonché la valutazione dell'incidenza delle medesime sul territorio nazionale, con una dotazione finanziaria di 500.000 euro per l'anno 2022.

760. 30,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022, al fine di promuovere la competitività del sistema produttivo nazionale, attraverso la valorizzazione della ricerca nel settore agroalimentare, e per consentire all'Italia di sfruttare le risorse per lo sviluppo sostenibile.

761. Allo scopo di promuovere lo sviluppo di infrastrutture europee di ricerca della roadmap Esfri nel Mezzogiorno e di assicurare l'insediamento dell'hub dell'infrastruttura europea di ricerca «Resilience» a Palermo, è autorizzata la spesa nel limite di 1 milione di euro annui per ciascuno degli anni 2022 e 2023, in favore della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII per la realizzazione di attività di progettazione, acquisto, conservazione, restauro, messa in sicurezza e digitalizzazione di libri, immobili e beni.

859. Al fine di sostenere la filiera apistica e promuovere lo sviluppo competitivo del comparto della frutta a guscio, di incentivare la ricerca e l'ammodernamento delle tecniche di gestione selvicolturale, di favorire programmi di valorizzazione e sostenere il rifinanziamento dei piani di settore, la dotazione del fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio, è incrementata di 12,75 milioni di euro per l'anno 2022 e di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

1002. 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022 per il potenziamento delle attività di cooperazione scientifica e tecnologica con la Repubblica federale di Germania, di cui 3 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022, e' destinata al contributo italiano alla creazione e al sostegno di attività binazionali di ricerca in materia meteorologica e climatica.

Riforma del CNR

315. Al fine di riorganizzare e rilanciare le attività del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), il consiglio di amministrazione dell'ente adotta, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il «piano di riorganizzazione e rilancio del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR)». Il piano di riorganizzazione del CNR ha però attirato diverse critiche.

323. A decorrere dall'anno 2023, al CNR è concesso un ulteriore contributo di 20 milioni di euro annui.

Fondazione Biotecnopolo di Siena

945. Allo scopo di promuovere e di incrementare la ricerca applicata e l'innovazione nel campo delle scienze della vita e per il contrasto alle pandemie, è istituita la Fondazione «Biotecnopolo di Siena», di seguito denominata «Fondazione», con sede a Siena, che svolge funzioni di promozione e di coordinamento delle attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico e di trasferimento tecnologico e dei processi innovativi, a partire da quelle insistenti nell'ecosistema senese delle scienze della vita; la Fondazione svolge altresì le funzioni di hub antipandemico, avvalendosi anche di centri spoke e delle reti di sequenziamento dei patogeni virali, per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemiche emergenti, assicurando le necessarie interazioni con i centri coinvolti nello sviluppo di vaccini anche animali secondo il modello one-health.

949. Per la costituzione della Fondazione e per la realizzazione del progetto volto ad incrementare la ricerca applicata e l'innovazione nel campo delle scienze umane e delle patologie epidemico-pandemiche e' autorizzata la spesa di 9 milioni di euro per l'anno 2022, 12 milioni di euro per l'anno 2023 e 16 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024.

Polo per il trasferimento tecnologico nel Mezzogiorno

977. Sono destinate risorse finanziarie pari a 6 milioni di euro annui dal 2022 al 2026 a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione-programmazione 2021-2027 a un Polo dedicato al trasferimento tecnologico nel Mezzogiorno, che consideri i settori imprenditoriali di particolare rilevanza nell'economia del Mezzogiorno dando priorità all'information technology, all'agroalimentare, al biomedicale, al farmaceutico, all'automotive e all'aerospaziale.

Crediti d’imposta per ricerca e sviluppo

Nella legge di bilancio è anche presente una proroga ai crediti di imposta (o bonus) per ricerca e sviluppo: le imprese che investiranno in ricerca e sviluppo avranno un credito d’imposta del 20% per tutto il 2022 e del 10% fino al 2031.

DIS-COLL: sussidio di disoccupazione per collaboratori, assegnisti e dottorandi

223. Dal 1° gennaio 2022 la DIS-COLL si riduce del 3 per cento ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione ed è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari ai mesi di contribuzione accreditati nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio dell'anno precedente l'evento di cessazione del lavoro e il predetto evento. Ai fini della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione della prestazione. La DIS-COLL non può in ogni caso superare la durata massima di dodici mesi. A decorrere dal 1° gennaio 2022, per i collaboratori, gli assegnisti e i dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno diritto di percepire la DIS-COLL.

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