SCIENZA E RICERCA

L'intervista. La primavera matematica di Levi Civita

Sugli invarianti assoluti, è il titolo della tesi di un grande matematico, Tullio Levi Civita, discussa nel 1894 presso l’università di Padova. La Padova University Press ha da poco proposto la ristampa anastatica. L’autore aveva solo 21 anni. Quattro anni dopo, a 24 anni, diventa titolare della cattedra di meccanica razionale presso la medesima università.

Levi Civita negli anni successivi è tra i protagonisti della “primavera della matematica italiana”. Ha avuto, tra l’altro, un lungo scambio epistolare con Albert Einstein, introducendolo di fatto a quel calcolo differenziale assoluto che, elaborato da Gregorio Ricci Curbastro, docente dell’università di Padova, costituirà la base matematica fondamentale della teoria della relatività generale di Einstein.

Trasferitosi a Roma, nel 1938 – ottant’anni fa – a causa delle leggi razziali del fascismo fu cacciato via dall’università La Sapienza. Qualcuno, razzista zelante, gli proibìsce persino di frequentare la biblioteca.

Morirà il 29 dicembre 1941.

Di Tullio Levi Civita parliamo a L’intervista. I grandi temi della scienza in mezz’ora a Il Bo Live con Angelo Guerraggio, storico della matematica dell’università Bocconi di Milano e dell’università dell’Insubria di Varese.

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