CULTURA

Popeye e Tintin, 90 anni tra spinaci e avventure

Non potrebbero essere più diversi, ma entrambi hanno animato i sogni e nutrito la fantasia di generazioni di bambini e ragazzi di tutto il mondo. Popeye, ovvero Braccio di ferro, disegnato dall’americano Elzie Crisler Segar, e Tintin creato dal belga Hergé, nascono entrambi nel gennaio 1929 (Popeye il 17 gennaio, Tintin il 10) e nel 2019 spengono 90 candelineSono due miti, due eroi del fumetto, protagonisti dell’immaginario collettivo, celebrati persino dal cinema di Robert Altman, nel suo Popeye del 1980 (film con protagonista Robin Williams), e Steven Spielberg, regista di The adventures of Tintin nel 2011 (Le avventure di Tintin: Il segreto dell’unicorno), ora al lavoro per realizzare il seguito insieme a Peter Jackson.

Da una parte troviamo il marinaio con la pipa in bocca e una lattina di spinaci come arma segreta, innamorato della lunga Olivia e sempre pronto a fare a pugni con l'antagonista Bruto, festeggiato nel 2019 con la striscia a fumetti Popeye's cartoon club e una nuova serie annunciata dal New York Times nel dicembre scorso, disponibile su YouTube, con un Popeye contemporaneo - ringiovanito, biondo ed ecologista coltivatore di spinaci -, nel tentativo di avvicinare anche le nuove generazioni al burbero personaggio dal cuore tenero che, per buona parte del Novecento, convinse milioni di ragazzini a mangiare le "miracolose" verdure verdi.

Dall'altra parte c'è il giornalista viaggiatore dal ciuffetto biondo, accompagnato dal cagnolino Milou, impegnato ad attraversare Paesi ed eventi del XX secolo, disegnato dal fumettista Hergé (all'anagrafe Georges Prosper Remi) con lo stile della linea chiara - la ligne claire, sottile ed elegante - diventata un vero e proprio modello. Nato nello stesso anno di Braccio di ferro, appare per la prima volta nell'avventura Tintin nel paese dei Soviet pubblicata su Le Petit Vingtième, supplemento per ragazzi del quotidiano belga Le Vingtième Siècle, e nel 2016 è protagonista di un'asta parigina da 1,55 milioni di euro per la tavola tratta dall'album On a marché sur la Lune del 1954. Ora attende un nuovo film e viene celebrato da Moulinsart, società che gestisce i diritti di Hergé, con un'edizione digitale ri-masterizzata a colori della sua seconda storia (più volte al centro di polemiche perché accusata di razzismo), datata 1931,Tintin in Congo. 

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