CULTURA

L'infinito "illustrato" del giovane poeta

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

Nel 1819 il ventunenne Giacomo Leopardi scrive L’infinitoÈ la sua poesia più celebre e quella che, nel tempo e più di tante altre, ha segnato l'esperienza scolastica di generazioni di studenti. Nel 2019 compie duecento anni: per celebrare l'anniversario e permettere ai più giovani di apprezzarla appieno, Einaudi Ragazzi ha appena pubblicato un libro illustrato da Marco Somà, un trionfo di primavera e versi per un'opera lieve che si chiude con un pensiero di Daniele Aristarco, il quale, prima di dedicarsi alla parafrasi, si chiede: "Si può chiudere l’infinito in una bottiglia, in una scatola, in un recinto? No, ma lo si può cantare e consegnare al futuro in quindici endecasillabi sciolti". Quel futuro è oggi.

"Per raggiungere la siepe, Leopardi doveva solo attraversare il giardino di casa, tagliare per l’orto di un convento ed eccolo arrivato sulla sommità di un colle - spiega Aristarco - Nei giorni privi di foschia, da lì riusciva a vedere il mare. I momenti che prediligeva, li aveva provati seduto di fronte a quella siepe, perso a immaginare. Ognuno ha la sua siepe, un luogo nel quale stare da solo e lasciare che l’immaginazione si muova liberamente nel tempo e nello spazio".

Il volume illustrato di Einaudi Ragazzi è in buona compagnia. Già nel 2012 esce L’infinito, pièce teatrale scritta da Tiziano Scarpa (Einaudi) che mette in scena ansie e speranze giovanili che attraversano il tempo e si concentra sull'incontro tra Giacomo (Leopardi), ventunenne che ha appena scritto la sua più nota poesia e vorrebbe fuggire da Recanati, e Andrea, ragazzo contemporaneo, aspirante deejay, prossimo all’esame di maturità.

Annalisa Strada è invece l'autrice di Leopardi e l'amore nascentepubblicato da Raffaello Ragazzi, un libro pensato per lettrici e lettori dai 10 anni. S'inserisce perfettamente in questo anno di celebrazioni In solitaria parte di Silvia Vecchini, illustrato da Emanuela Orciari, edito da Rueballu nel 2017, breve passeggiata tra le stanze del poeta di Recanati che così viene descritto: "La sua fantasia era senza freni, instancabile e libera, faceva grandi le piccole cose, illuminava quelle oscure, abbelliva le disadorne. Niente era senza senso. Ragionava con le nubi, interrogava alberi e fiori. Accarezzava sassi e legni. Alle lucciole era affezionato in modo particolare, al loro volo lento, leggero, intermittente. Alla vita breve". 

Lasciando Leopardi, ma restando sulla produzione di Vecchini con un focus sulla relazione profonda tra essere umano e natura, troviamo le Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno illustrate da Marina Marcolin, acquerellista e disegnatrice, pubblicate da Topipittori, casa editrice anche di Poesie naturali, raccolta di Alessandra Berardi Arrigoni, sempre illustrate da Marcolin. Avventurandoci nell'universo poetico a misura di bambini e ragazzi, troviamo Che poesia mi racconti? (Edizioni EL), scritto da Roberto Piumini. E ancora, La poesia è un orecchio di Donatella Bisutti (Feltrinelli kids), che insegna l'importanza dell'ascolto e raccoglie testi di Leopardi, Carducci e Pascoli, per poi raggiungere Luzi, Sereni e Caproni. Infine, per "giocare" alla poesia, ecco Lasciatemi divertire. Quaderno di un poeta in erba di Nicoletta Grillo (Raum Italic), un libro che invita a tuffarsi nella poesia senza alcun timore, creando e sperimentando in leggerezza e libertà.

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