SCIENZA E RICERCA

Sammy Basso: in uno studio su Nature il primo passo per una cura definitiva della Progeria

“Questa è una svolta rivoluzionaria per quel che riguarda la Progeria! Potrebbe essere il primo passo per una cura definitiva!”. Le parole sono di Sammy Basso, alumno dell’università di Padova e firmatario di una ricerca pubblicata su Nature Medicine. Sammy da anni è il volto dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus ed anche questa volta non si è tirato indietro ed è stato direttamente lui a raccontare lo studio.

“Questa è una svolta rivoluzionaria per quel che riguarda la Progeria! Potrebbe essere il primo passo per una cura definitiva!” Sammy Basso

A tre settimane da un delicato intervento al cuore, Sammy è apparso in video per raccontare l’importante pubblicazione: la parola chiave è Crispr-Cas9. “Che cos’è il Crispr-Cas9? - spiega il 23enne di Tezze sul Brenta laureatosi solo pochi mesi fa a Padova -. È un metodo di "gene editing", quindi un metodo per modificare il Dna. In questo caso siamo andati a modificare il gene della Progeria per renderlo sano. È una rivoluzione in campo scientifico, perché è una delle prime volte che viene usato questo metodo a livello sistemico, dunque non viene curato solo un organo ma un organismo intero; e poi perché è stato fatto su Progeria, sia in vitro, dunque nelle cellule, ma anche su modelli animali, dando risultati straordinari”.

“Questa è la prima volta che si parla di una vera e possibile cura per la Progeria e non solo di un aiuto - ha continuato Sammy -. Una cosa che nessuno si sarebbe aspettato e invece è arrivata: non diciamo che siamo in grado di curare la progeria oggi, ma questo è il primo passo per una cura definitiva”.

L’emozione di Sammy è ben visibile, ed è anche grazie al suo prezioso contributo che si è potuti arrivare al risultato. “E’ un lavoro che mi rende molto felice e mi tocca personalmente perché ho collaborato - ha concluso Sammy Basso -, sono andato nei laboratori di Carlos Lopez Otin, che non è solo uno dei più importanti ricercatori sul campo della Progeria, ma è anche un grandissimo amico, una persona tra le più autentiche e umane che conosca e mi ha aiutato molto anche a livello personale. Ho lavorato a questo progetto, con a capo Olaya Santiago Fernandez, e ho dato la mia mano come giovane scienziato. Ne sono particolarmente fiero perché è stato in parte sovvenzionato dalla Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus

Sammy Basso è stato quindi co-autore dello studio che di fatto riprende anche la sua tesi di laurea e la sua firma è presente nella pubblicazione su Nature.

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