SCIENZA E RICERCA

Salute globale: diritto fondamentale e aiuto per lo sviluppo e la pace

In un mondo globale, interconnesso e sempre più “piccolo”, occuparsi della salute anche di chi è più lontano, significa curare e prevenire le malattie di chi ci sta accanto. La salute globale non è soltanto un diritto fondamentale di ogni uomo che viva su questa terra, ma riguarda da vicino lo sviluppo dei popoli e la pace. Per valutare lo stato di salute di una persona o di una comunità oggi è, quindi, necessario tener conto delle condizioni, sociali, ambientali, economiche e culturali in cui ciascun essere umano vive. Si tratta di allargare lo sguardo sia in senso geografico, analizzando l’interdipendenza esistente tra fenomeni locali e globali (al Nord come al Sud del mondo) sia in senso disciplinare, perché ci si avvale del contributo non solo delle scienze mediche ma anche di quelle sociali e umane, dell’economia, del diritto. 

È quello che si propone di fare nella prima edizione del Festival della Salute Globale, che si terrà a Padova dal 5 al 7 Aprile 2019. Come hanno scritto nella presentazione del programma Walter Ricciardi e Stefano Vellarispettivamente direttore e condirettore scientifico del Festival, “vogliamo far emergere il rapporto che esiste fra malattie, guerre, povertà, ambiente, diritti, vogliamo illustrare le interconnessioni fra il terzo obiettivo di sviluppo sostenibile – quello sulla salute – e gli altri, a partire dalla lotta alle povertà e alla fame, all’educazione, all’empowerment delle donne, al diritto all’acqua pulita - fino al 16esimo, ovvero la promozione di società pacifiche e inclusive. Quello che vogliamo è un Festival che sia anche un’opportunità di “intelligence”: perché i tradizionali metodi per affrontare le emergenze epidemiche non sono più sufficienti: occorre che virologi, infettivologi, epidemiologi ed esperti di sanità pubblica lavorino insieme”. 

Medici, scienziati, studiosi, esperti, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni affronteranno temi come l’impatto delle nuove tecnologie, le grandi migrazioni, l’accesso alle cure, la povertà, le grandi questioni legate a quelle stagioni della nostra vita in cui siamo più fragili come l’infanzia e la vecchiaia. Abbiamo scelto gli esperti più autorevoli dando loro un compito preciso: coniugare rigore scientifico e chiarezza ed efficacia nell’esposizione. 

Venerdì 5 aprile aprirà l’economista della Columbia Jeffrey Sachs, inserito da Time tra le cento persone che hanno cambiato il mondo. Il tema della lectio, Il valore della salute. Tra gli ospiti del Festival da segnalare Michel Kazatchkine, professore di medicina all’Université René Descartes di Parigi, consigliere speciale del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS) per l’Europa orientale e l’Asia centrale; l’economista Tito BoeriGiuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri; Mario Raviglione, Director, Global Health Centre università di Milano; Suerie Moon dell'Harvard Global Health Institute; Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva; Mark Dybul, condirettore della Facoltà del Centro per la salute e la qualità globale e già direttore esecutivo del Fondo globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria; Rino Rappuoli, Chief scientist e head external R&D presso la GSK Vaccines; Santino Severoni, coordinatore della Salute pubblica e migrazione presso l’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa; Pietro Bartolo, medico di Lampedusa che dal 1991 si occupa del poliambulatorio dell’isola; Richard Horton, direttore di The Lancet

Si tratta di "uno sguardo ampio, profondo, su uno dei diritti fondamentali della persona: la salute, il pieno benessere fisico, psichico e sociale – spiega il rettore dell'università di Padova, Rosario Rizzuto – La riflessione che sta al centro del Festival della Salute globale mette al centro un tema cruciale, una sfida alla quale nessuno ormai può sottrarsi: indagare i progressi scientifici, gli avanzamenti tecnologici e le politiche che permettano al diritto alla salute di essere sempre più universale e inclusivo, in ogni latitudine del mondo".

Il programma completo, presentato durante la conferenza stampa, sarà reso disponibile sul sito del Festival

Promotori dell’iniziativa sono il Comune e l’Università di Padova, la manifestazione è progettata dagli Editori Laterza

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