SOCIETÀ

Acqua alta a Venezia: 187 centimetri per la seconda marea più alta della storia

187 centimetri, una marea eccezionale sostenuta anche da raffiche di vento che hanno superato i 100 km/h. Venezia nella serata di martedì 12 novembre ha vissuto la sua seconda marea più alta della storia. Le sirene della seconda guerra mondiale, quelle che avvisano della presenza dell’acqua alta, hanno risuonato diverse volte nell’arco della serata: prima 154 centimetri, poi 160, 175 ed infine, alle 22.50, il picco massimo con i 187 centimetri registrati a Punta della Salute.

“Il bollettino del comune aveva previsto una quota di 145 centimetri ma durante la serata è stato aggiornato in continuazione fino ad arrivare a quasi 190 centimetri - ha dichiarato Carlo Di Gennaro, giornalista di VeneziaToday -. La grande forza del vento di scirocco ha letteralmente spinto l’acqua nel centro di Venezia ed ha fatto allagare tutta la città, anche le zone più alte che solitamente non vengono sommerse”.

"Anche nelle zone più alte l'acqua superava il ginocchio, le persone che ho incrociato per la strada erano incredule - ha concluso Carlo Di Gennaro -, non avevano mai visto qualcosa di simile e evavano paura per una situazione che stava peggiorando minuto dopo minuto. Il presidente Zaia ha parlato di apocalisse mentre il sindaco Brugnaro ha parlato di situazione drammatica. A Venezia tutti i piani terra sono allagati, edifici privati, religiosi, la Basilica di San Marco è andata sott’acqua per più di un metro con danni ancora poco quantificabili. Ci sono anche vaporetti spinti a riva dalle forti onde”.

La situazione è ancora allarmante ma dall'amministrazione comunale è arrivato un invito a documentare ciò che è accaduto. “Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro - invita il sindaco Brugnaro in una nota - nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo”.

Per ora il bollettino parla anche di due morti. Una persona di 78 anni sarebbe stata fulminata da un corto circuito elettrico innestato dalla marea entratagli in casa a Pellestrina, mentre, sempre nello stesso luogo, sarebbe stata trovata anche una persona deceduta, probabilmente per un malore, nella sua abitazione.

Cosa sono le maree

"Le maree sono delle variazioni del mare - ha dichiarato ai nostri microfoni Piero Martin, professore di fisica sperimentale dell'università di Padova - che nel mar adriatico e nella laguna di Venezia hanno due contributi. Il primo, astronomico, che è dovuto all'interazione tra la Terra e la luna, quindi un'interazione gravitazionale che è prevedibile e non comporta particolari problemi alla città con cicli di sei ore. Il secondo è quando a questo contributo astronomico si somma quello meteorologico, cioè quello dovuto a forzanti di varia natura. Ad esempio se spira un vento molto forte da sud, questa può essere una forzante che spinge la marea anche oltre la sua normale oscillazione".

Intervista di Elisa Speronello

A questo naturalmente bisogna aggiungere la conformazione particolare della laguna di Venezia, ed è questo il motivo per cui a volte ci possono essere situazioni molto gravi come quella accaduta nella serata del 12 novembre 2019. "Il livello della pavimentazione della città di Venezia è a differenti altezze - ha continuato il prof. Martin - . Se prendiamo come riferimento il livello medio mare, che è il livello stabilito della marea, come una sorta di zero. La marea viene misurata rispetto a questo livello. Ad esempio in Piazza San Marco l'altezza della pavimentazione rispetto al medio mare  è di circa 80-90 centimetri. Questo significa che quando la marea arriva a 187 centimetri in Piazza San marco c'è più di un metro d'acqua. Altre zone della città hanno altimetrie diverse, come ad esempio a Santa Marta dove si arriva anche a 190 centimetri su medio mare, in cui l'acqua alta solitamente non arriva".

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