IN ATENEO

Ripartizione FFO, il parere della Crui

 La Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane, si è riunita questa mattina per esprimere un parere sul decreto provvisorio di ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario. Lo stanziamento totale previsto per il 2015, secondo la bozza presentata dal Miur, è di 6,9 miliardi di euro.

“Prendo atto con favore della circostanza che quest’anno, a differenza degli ultimi anni, L’FFO arriverà a fine maggio: è una cosa assolutamente fisiologica, ma rappresenta un miglioramento, avendo ben in mente gli anni precedenti quando la somma arrivava a dicembre inoltrato, a fine esercizio, impendendo una qualsiasi programmazione – commenta il rettore Giuseppe Zaccaria – rispetto al 2014 c’è una riduzione della somma complessiva del finanziamento di 87 milioni di euro: di per sé non è un taglio rilevantissimo, ma dobbiamo partire dal fatto che in altri Paesi, come Germania e Francia, si destina l’1% del PIL all’università, mentre in Italia dal 2009 ad oggi si è scesi da 0,49 a 0,42% del PIL stesso: ogni taglio è quindi ulteriore impoverimento di risorse già insufficienti per le università. Osservo poi questo paradosso: il sistema universitario è l’unico comparto della pubblica amministrazione in cui si è fatta una valutazione della premialità su base di merito e si è affermata logica di costi standard, ciò nonostante  è il comparto su cui il governo continua a sottrarre risorse. Siamo gli unici valutati e gli unici impoveriti.

Entrando nel merito del decreto faccio tre osservazioni. L’ aumento della ripartizione in quota premiale, che passerà dal 18 al 20% delle risorse del fondo, è positivo come è da valutare favorevolmente il sia pur lieve aumento del peso del parametro didattica.  Giudico invece negativamente la riduzione, rispetto all’anno scorso, del peso del parametro di internazionalizzazione e la riduzione del Fondo per le borse post-lauream, che scende da 148 a 126 milioni di euro. 

Abbiamo dato un parere, come Crui, complessivamente favorevole ai criteri di ripartizione, ribadendo però le criticità che ho appena ricordato”. 

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