Pordenone (credit: Odòs)
Tra i desideri più condivisi in questo anno di emergenza e restrizioni ci sono sicuramente i viaggi, vissuti come un ricordo, un miraggio e, al tempo stesso, un'urgenza, un bisogno da soddisfare appena sarà possibile per liberarsi dal peso di una pandemia che sta bloccando movimenti e pensieri. In tanti provano a immaginare il prossimo, quello che segnerà un nuovo personale inizio. Pur sapendo che non saremo più gli stessi e che il nostro modo di viaggiare cambierà, sognare di ripartire, di tornare a fare la valigia, può aiutare a resistere e a guardare il futuro con ottimismo. Anche noi abbiamo provato a immaginare un viaggio: un Viaggio in Italia contemporaneo, ricordando le opere di Goethe e Piovene. Così, senza esagerare, senza spingerci troppo lontano, un passo alla volta, abbiamo scelto di sfogliare una collana dedicata alle città italiane, per riscoprirle, tra visioni d'autore e passeggiate lente: guide scritte da "insider", da chi ci vive o ci ha vissuto, con focus sui luoghi inediti, percorsi artistici e letterari, architettonici e gastronomici, narrativi e musicali.
Lo stile e i contenuti sono chiari: "Voce rock e anarchica degli autori, libera e anticonformista, che rivela inediti e suggestivi percorsi artistici e letterari, architettonici e gastronomici, narrativi e musicali da sud a nord della penisola". Con l’ultimo volume dedicato a Pordenone sono venti i titoli della collana incentro di Odòs, diretta da Elena Commessatti, nata nel 2015 con Udine. Grande attenzione è dedicata al patrimonio storico e culturale della città scelta. Quattro le sezioni: ritratto di città, visioni d’autore, passeggiate lente, il meglio di. Abbiamo rivolto alcune domande a Elisa Cozzarini, giornalista, divulgatrice, esperta di ambiente e fiumi, autrice della guida dedicata a Pordenone appena pubblicata, all'editore Marco Vertovec e alla direttrice della collana Elena Commessatti.
Uscire con una guida turistica in piena pandemia è un atto coraggioso e lungimirante. Vorrei sapere, prima di tutto, come è stata concepita questa guida, qual è il suo obiettivo, a chi si rivolge. "Lungimirante e coraggioso perché guardiamo al dopo, una prospettiva di lunga durata che non ci paralizza in questo momento storico - spiega Vertovec - Anzi ci spinge a investire ancora di più sul territorio. Si rivolge a un pubblico di lettori attenti alle specificità e alle sfumature che solo le città italiane sanno offrire".
"Scrivendo, io ho pensato molto agli abitanti di Pordenone e delle zone limitrofe, mi sono identificata con il lettore - racconta Cozzarini - Ho pensato a quanto poco sappiamo, tutti, del luogo che abitiamo. È stato un regalo, per me, trovarmi a fare questo grande viaggio a km zero in un momento in cui il mondo attorno a noi si è improvvisamente ristretto. All'interno dei nuovi confini, obbligati, ho scoperto un microcosmo cittadino che ignoravo e che merita di essere conosciuto. Sono tante le persone che passano per la città, per gli eventi culturali, che speriamo ricomincino, e per lavoro. Ho avuto in mente anche loro: fa piacere, quando si viaggia, essere accompagnati dalle persone del posto anche solo per una breve passeggiata, ci si sente privilegiati. Spero che chi arrivando da fuori visiterà Pordenone con la mia guida tra le mani, si possa sentire così".
Pordenone è stata recentemente inserita ai primi posti in due classifiche sulla qualità della vita, guadagnandosi la prima posizione nell'indagine di ItaliaOggi e Università La Sapienza e il decimo posto in quella del Sole 24 Ore, ma, scrive Tullio Avoledo nella sezione Visioni d'autore della guida, la città "non ha grandi bellezze architettoniche, né opere d'arte uniche", allora cosa la rende speciale? "Premetto che non ho letto lo studio e non so che parametri utilizzino per la classifica. Posso dirti cosa la rende speciale secondo me - continua l'autrice - La sua dimensione, circa 55mila abitanti, la rende molto vivibile: ci si muove facilmente da un quartiere all'altro, il centro città è vicino per tutti, raggiungibile in bicicletta. Ma anche in auto, è difficile trovarsi imbottigliati. Quando ospito persone da fuori, sorridono se parlo di traffico. A questo si coniuga una vivacità culturale fatta sia di grandi eventi, come Pordenonelegge, sia di tanti incontri organizzati dalle moltissime associazioni cittadine, a partire da Cinemazero. L'offerta culturale non ha molto da invidiare a città più grandi, ma è più democratica perché più accessibile. Questo contesto si è creato negli anni e spero che non si perda slancio a causa della situazione di blocco attuale. Inoltre, in pochi chilometri, da Pordenone si va al mare e in montagna in giornata ed è ben collegata anche se appare così marginale a chi ci guarda da fuori. Insomma, magari come dice Tullio non ci sono cose imperdibili, ma si sta bene. Si può migliorare molto, secondo me, soprattutto rivalutando la dimensione del fiume Noncello e dei corsi d'acqua minori, la natura che entra in città, e incentivando la mobilità lenta".
Una guida di questo tipo, concepita in questo modo, con un'attenzione particolare al racconto e alla bella scrittura, dove si sistema nel panorama editoriale? "Come impostazione e struttura narrativa è una guida, quindi con le notizie pratiche e il capitolo dedicato alle recensioni di ristoranti e hotel. Per differenziarci dalla classica editoria turistica, possiamo dire che è una guida autoriale", spiega l'editore.
Padova (credit: Odòs)
I migliori luoghi da visitare o i quadri più belli, le più vecchie insegne o gli alberi più seducenti, le edicole votive più suggestive, i luoghi del cuore di artisti e scrittori sono organizzati seguendo l'ordine dei migliori cinque, una scelta che ricorda il libro Alta fedeltà (High Fidelity) di Nick Hornby. "Le top5 esistono perché ci piace prendere una posizione sulle cose, come nella vita - commenta Elena Commessatti - Sono guide autoriali e letterarie, brillanti nei riferimenti e contemporanee nel tratto. Ricordo, come direttrice editoriale, la presenza in catalogo di Padova una guida di Paola Tellaroli, libro allegro e curioso che piace agli studenti di fuori città come ai cittadini stessi" (tra gli imperdibili di Padova troviamo la Cappella degli Scrovegni, l'Orto botanico, il Caffè Pedrocchi, il Santo, le vie del ghetto e le piazze del centro storico).
"L'idea delle top5 è di Elena - aggiunge Cozzarini -. A me è piaciuto far entrare nella mia guida il punto di vista di altri, le loro personali geografie, attraverso le top5 di altri autori e nel caso di Pordenone di due musicisti come Teho Teardo ed Eva Poles", ovvero il compositore di colonne sonore per il cinema, da Il Divo a La ragazza del lago, e la voce dei Prozac+.
Tra gli oltre ottanta artisti e intellettuali intervenuti nelle guide, con suggerimenti e riflessioni, troviamo Antonia Arslan, Giosuè Calaciura, Igort, Giuseppe Palumbo, Patrizio Roversi, Paolo Rumiz, Grazia Verasani.
Si parla della storia dei luoghi e di chi li ha celebrati (nella sezione incentro alla cultura), anche nel passato, in letteratura, nel cinema, con la musica e nella fotografia: la guida di Palermo ricorda Richard Wagner, giunto in Sicilia per completare il solenne Parsifal, mentre Auguste Renoir lo sublimava dipingendolo, Treviso una guida salta da Petrarca a Marco Paolini, Genova una guida cita Stendhal e Calvino e il volume su Ravenna si concentra su Machiavelli e Dario Fo. Sono guide che propongono una letteratura di viaggio che valorizza il made in Italy - artigianato di lusso, intraprendenza creativa, design - e lo offre al viaggiatore italiano, anche residente, oppure straniero. Aspettando di poter tornare presto a viaggiare, dunque, tra le pagine ritroviamo la bellezza, spesso nascosta e inedita, del nostro Paese.
Bari (credit: Odòs)
Gli autori
Quasi tutti under 40, indigeni o “adottati”, spesso di ritorno nelle proprie città dopo avere vissuto altrove, in Italia e all’estero. Valentina Bassanese (Gorizia e Collio, Trieste), Chiara Bombardieri (Parma), Marco Boscolo (Treviso), Gianpiero Bruno/Marcello Bruno (Matera), Elena Commessatti (Udine), Elisa Cozzarini (Pordenone), Elisa Donin (Ferrara), Camilla Endrici (Trento), Felicia Manasseri (Palermo), Silvia Merialdo (Genova), Alessandra Minervini (Bari), Valeria Parise (Bassano del Grappa), Ingrid Perini (Ravenna), Sara Rovera (Cividale del Friuli, Verona), Simona Silvestri (Viterbo e la Tuscia), Paola Tellaroli (Mantova, Padova), Sara Urbani/Marco Boscolo (Bologna).
Gli ideatori
Elena Commessatti è la direttrice editoriale delle guide incentro. Scrittrice e giornalista letteraria, ne ha inventato il format e creato la prima: Udine, una guida (Odòs, 2015). Marco Vertovec è l’editore italo/sloveno a cui si deve la partenza di questo progetto dentro la letteratura di viaggio. Autore di numerose guide dedicate all’Europa balcanica e centrale, fondatore a Udine della libreria turistica Odòs e dell’omonima casa editrice.