La riduzione della biodiversità, dati scientifici alla mano, è sempre più preoccupante.
La rivista Science a questo proposito ha anche coniato un nuovo termine: “defaunazione dell’antropocene”, perché una quantità tra il 25 e il 30% di tutte le specie animali e in tutti gruppi sono minacciate: “Stiamo spolpando il pianeta”. Le cause le conosciamo: l’inquinamento, la frammentazione degli habitat, le specie invasive, la crescita della popolazione, lo sfruttamento eccessivo e di recente il cambiamento climatico. Secondo lo scrittore e antropologo indiano Amitav Ghosh, autore del libro La grande cecità, il problema del cambiamento climatico non si risolverà per via tecnologica: si tratta di una sfida culturale e politica. E aggiunge una tesi ancora più forte: “La colpa di tutto questo è dell’umanesimo”, cioè di quella grande cultura, nata in Europa e soprattutto in Italia, che qualche secolo fa ha posto al centro dell’attenzione l’uomo, a discapito della natura.