CULTURA

Raccontascienza, storie tra ricerca e fantasia

Perché sentiamo le carezze del vento sulla pelle? E come si forma l'arcobaleno nel cielo in una giornata di pioggia? Cos'è la fotosintesi clorofilliana e come funziona la catena alimentare? Qual è la differenza fra il messaggio racchiuso nel DNA e quello diffuso dal profeta Maometto?

Si possono spiegare questioni così complesse ai bambini? Le ricercatrici e i ricercatori, insieme al personale di supporto alla ricerca della Fondazione Bruno Kessler ci hanno ben provato, ideando e pubblicando il piccolo libro Raccontascienza, nove storie favolose per bambini e ragazzi (dai sei anni in su): una raccolta di racconti, di intento divulgativo ed educativo, per spiegare la scienza ma anche la tolleranza, l'inclusione, la convivenza interculturale e la pace ai più piccoli. Sono storie di ricerca, nel senso più ampio e più bello, capaci di incrociare e far convivere con equilibrio verità scientifiche, fantasia e buon senso. 

Le autrici e gli autori sono Annalisa Armani, Albana Celepija (alla sua prima esperienza con uno scritto in seconda lingua), Celeste Cielo, Paolo Costa, Alberto Debiasi, Marco Dianti, Luca Guadagnini, Marco Guglielmi, Viviana Lupi. La consulenza e revisione dei testi è stata affidata ad Agnese Sonato, le illustrazioni sono di Angelica Lessio dell'Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento.

"I nove racconti che leggerai sono stati scritti da ricercatori, ricercatrici e personale di supporto alla ricerca della Fondazione Bruno Kessler ed è stata per tutti loro una bella sfida - si legge nell'introduzione -: abituati a cimentarsi con complicati articoli scientifici o comunicazioni di tutt’altro genere, in questa occasione sono dovuti entrare nel delicato mondo dei più piccoli, immaginando di spiegare loro concetti astratti e fenomeni naturali con un linguaggio comprensibile e adeguato". Alla prima fase di presentazione del volume, seguirà un tour nelle scuole.

Vi proponiamo un assaggio, nove brevi passaggi tratti dai racconti proposti nel libro.

"La gocciolina che creò l’arcobaleno" di Annalisa Armani

Come per magia, la gocciolina si accorse che tutte le sue sorelline, nella luce del Sole, diventavano brillanti e luminose, come se il Sole avesse infilato loro tanti piccoli abitini luccicanti. Guardò in basso e vide che anche lei aveva un nuovo vestitino fatto di bellissime scintille! Iniziò a danzare nel cielo, assieme alle altre, facendo ruotare il vestitino nuovo e a un certo punto notò che il cielo tutto intorno si era improvvisamente tinto di rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.

"La lezione dell'acqua" di Albana Celepija

"Tipo quali messaggi, nonno?", chiese impaziente Filippo. "Ad esempio che le persone non devono essere distinte in base alla loro apparenza ma in base a quello che si trova dentro il loro cuore e che si riflette tramite le buone azioni".

"Margherita e la nuova amica" di Marco Guglielmi

Il maestro Giorgio aggiunse: "E ragazzi, ricordate sempre che non dobbiamo mai avere paura di conoscere una persona proveniente da una cultura o appartenente a una religione diversa dalla nostra. È importante imparare a condividere la nostra vita con chi ci sta accanto, e a guardare con curiosità le tante culture e religioni che ci sono nel mondo, a cominciare da quelle nella nostra scuola".

"La cuoca Clorofilla" di Viviana Lupi

"Voi avete raccontato bene. Ma questa è solo una parte della storia. Vi dimenticate che la cuoca Clorofilla non è solo nelle piante verdi del bosco. È anche negli stagni, nei laghi, nei mari e negli oceani. È nelle alghe grandi e in quelle microscopiche. Anche lì prepara zuccheri e produce ossigeno che poi viene in parte liberato nell’acqua e nell’aria. Anzi, la maggior parte dell’ossigeno è prodotto dai vegetali acquatici e serve a tutti gli abitanti della Terra, compresi gli esseri umani".

"Willy Willy" di Celeste Cielo

"Beh, prima di capire che cosa sia il vento bisogna capire che tutto intorno a noi c’è dell’aria. – disse il papà a Willy – Qui sulla Terra (non tra le stelle o nello spazio) l’aria circonda tutto". "Sì, l’aria, è vero, ma che cos’è l’aria? – chiese perplesso Willy – Lo so che c’è, ma io non la vedo!".

"Un tuffo tra le onde elettromagnetiche" di Alberto Debiasi

"Ciao, mi chiamo Onda Di Luce e sono un’onda elettromagnetica. Tu puoi chiamarmi Lucia. Sono stata creata dal Sole e sto viaggiando spedita nello spazio. Il Sole è il più grande produttore di onde elettromagnetiche di cui voi esseri viventi avete bisogno per esistere. Non abbiamo una meta precisa. Qualcuna di noi si sta dirigendo verso la Luna, altre verso Marte, altre ancora stanno viaggiando chissà dove nello spazio. Io invece, fra circa otto minuti arriverò sulla Terra".

"Avere ragione" di Paolo Costa

Nel frattempo, mentre i bambini discutevano animatamente e parevano avere perso il senso del tempo, con i suoi occhi gentili Afronèsia registrava meticolosamente tutti i dati e le informazioni che le servivano: identificava le parti del cervello più attive, misurava la temperatura e la pressione corporea, quantificava la sudorazione, filmava i gesti e le espressioni del volto.

"Le banane sono come noi" di Marco Dianti

Marianna riuscì a radunare tutti gli adulti con cui aveva parlato del DNA: il suo medico, Enzo il parrucchiere, suo padre, suo zio e il suo insegnante. Tutti insieme trovarono un titolo a effetto: Tutti sono come noi, non solo le banane, con sottotitolo analogie tra il nostro codice genetico e quello di altre specie viventi.

"Otis" di Luca Guadagnini

Gli chiedo più informazioni, ma l’uomo non mi risponde, dice soltanto: "Caro umanoide 4.877, non tutto può avere una risposta. Ti ringraziamo per il lavoro che hai fatto e per la tua nuova relazione. Un’ultima domanda: hai trovato uno scopo e un nome per te?" La voce dello scienziato vibra nell’altoparlante; le mie labbra avrebbero voluto formare una lettera ‘O’ e dire Otis, cioè ‘nessuno’, ma rimangono invece sigillate.

POTREBBE INTERESSARTI

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012