IN ATENEO

Laurea honoris causa a Manuel Alegre

Manuel Alegre, il poeta cantore della libertà che aiutò la rinascita democratica del Portogallo, ha ricevuto oggi la laurea honoris causa in Lingue e letterature europee e euroamericane nell’Aula magna di Palazzo Bo.

“Manuel Alegre è uno dei massimi poeti e romanzieri portoghesi contemporanei – ha detto durante la cerimonia Rosario Rizzuto, rettore dell’università di Padova –; l’occasione ci è ancora più grata perché l’ateneo medaglia d’oro al valor militare per la libertà può onorare uno dei principali protagonisti del lungo processo, culturale e politico, che portò alla caduta della dittatura salazarista dell’Estado Novo, crollata il 25 aprile 1974 con la Revolução dos Cravos (la ‘Rivoluzione dei Garofani’)”. “È a questo intellettuale, al quale l’università di Padova ha già dedicato una cattedra in collaborazione con l’Istituto Camões, che oggi conferiamo – ha continuato Rizzuto – la laurea ad honorem a suggello di un impegno culturale e politico che lo pone come punto di riferimento per tutti coloro che amano la libertà e la democrazia e che ne fa un maestro soprattutto per le giovani generazioni”. 

“Il Portogallo – ha detto nella sua Lectio magistralis Manuel Alegre – esiste perché, prima di essere Stato, era già lingua e poesia. Tutte le nazioni sono misteri, ha scritto Fernando Pessoa. Questo è forse il mistero della longevità del Portogallo e della proiezione multinazionale della lingua portoghese. In questa lingua vi parlo, con umiltà e imbarazzo, di fronte alla grandezza della storia dell’università di Padova, la prima ad aver osato affermare e praticare il libero pensiero, la coscienza critica e il sapere sperimentale, principi fondanti dell’umanesimo europeo. Ricordo con rispetto il rettore Concetto Marchesi che, nel 1943, ebbe il coraggio di lanciare un appello agli studenti contro ‘l’offesa del fascismo e la minaccia germanica’”. “Libertas – ha ricordato Alegre – è la parola simbolo di questa antichissima e nobile università. Ricondotta a una scala personale, essa è sempre stata anche la mia. Per questo, sebbene io sia piccolo di fronte ad una così grande storia, confesso che in certo modo mi sento a casa”.

Alegre, classe 1936, ha sempre coniugato alla poesia l’impegno politico. Nel 1956 entra nella facoltà di giurisprudenza di Coimbra, e subito dopo inizia il suo percorso politico di opposizione al salazarismo e diventa militante del partito comunista portoghese. Nel luglio del 1964 arriva a Parigi e viene eletto nella direzione del Fronte Patriottico di Liberazione Nazionale, presieduta da Humberto Delgado.

Dopo la Rivoluzione dei Garofani nel 1974 torna in Portogallo ed entra nei quadri della radiodiffusione portoghese come direttore dei servizi ricreativi e culturali, inoltre è uno dei fondatori dei Centri Popolari ‘25 aprile’, una organizzazione che pretendeva una carta civica complementare a quella dei partiti. È eletto deputato all'Assemblea della Repubblica nel 1976, facendo parte anche del primo governo costituzionale (di Mário Soares), prima come ministro della comunicazione sociale, poi come viceministro agli affari politici. In parlamento è presidente della commissione parlamentare degli affari esteri, vicepresidente della delegazione parlamentare portoghese al Consiglio d'Europa, vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Socialista e vicepresidente dell'assemblea della Repubblica.

La vita sociale e politica di Alegre non è mai disgiunta dal suo lavoro letterario, una poesia che rispecchia la storia, la passione per la libertà, l’impegno per la democrazia: basti ricordare le poesie di Praça da Canção (‘Piazza della canzone’) scritte durante la prigionia nel carcere di Coimbra che, proibite e sequestrate dalla polizia, sono circolate clandestinamente e passate di bocca in bocca, imparate a memoria. Nel 1967 esce il volume O Canto e as Armas (‘Il canto e le armi’), ancora oggi un best seller.

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