IN ATENEO

Fiera delle parole: "Uniti nel nome della cultura"

Un percorso corale con al centro Padova, ma che raccoglie attorno a sé i comuni di Abano e di Montegrotto (e si estende fino ai Colli Euganei). È un filo rosso, quello della cultura, a unire diverse istituzioni, compresa l’università di Padova, attorno alla Fiera delle parole, la manifestazione che ritorna a Padova dal 3 all’8 ottobre 2017 per fare tappa prima nei due comuni termali dal 15 settembre al primo di ottobre.

Il programma è spalmato su 23 giorni con oltre 200 incontri letterari e di presentazione di autori e presenta alcuni ospiti ricorrenti (“ma non potrebbe essere altrimenti”, sottolinea l’organizzatrice Bruna Coscia) e altri si aggiungono per rendere il festival il più vario e completo possibile.

La manifestazione torna a Padova (dopo un anno di assenza) grazia a una sinergia di istituzioni che si sono rese disponibili a offrire le proprie strutture e la logistica in nome della cultura. Lo sottolinea Rosario Rizzuto, rettore dell’università di Padova: “La terza missione del nostro ateneo – spiega – comprende la necessità di diffondere innovazione e tecnologia, ma comprende anche e soprattutto la cultura: trasmetterla, significa dare visione a una persona, accompagnarla in un percorso per allargare i propri orizzonti”. Rizzuto ricorda come ogni istituzione tenda, di solito, a operare da sola: "Ma così facendo diminuiscono le potenzialità – conclude – Fare rete, soprattutto per eventi con al centro un palinsesto culturale di grande rispetto, è una missione da cogliere per trasmettere i nostri saperi e le nostre competenze”. L’ateneo parteciperà con la collaborazione in alcuni eventi e inserendo all’interno della Fiera delle parole una serie di iniziative già programmate, come One Book One City, il progetto di lettura condivisa già avviato nel 2017 con Tito Livio e che quest’autunno si concentrerà sul libro Frankenstein, o il moderno Prometeo di Mary Shelley. Per la Fiera delle parole è prevista, a questo proposito, una maratona di lettura all’interno del Cortile antico di Palazzo Bo.

“Riportiamo questa manifestazione a Padova – dice il sindaco Sergio Giordani – ma senza rubarla a nessuno, anzi ampliandola con nuovi appuntamenti che coinvolgono anche i Comuni limitrofi. Parlare di ‘grande Padova’ – conclude Giordani – non significa parlare solo di una rete di trasporto pubblico condivisa, ma anche di una rete di trasmissione della cultura, senza alcuna distinzione di colore politico”.

“Per l’apertura della manifestazione a Padova – racconta, emozionata, l’organizzatrice della kermesse, Bruna Coscia – è previsto, il 3 ottobre, un incontro con Marcello Fois e Michela Murgia dedicato alla figura di Grazia Deledda con, in serata, il concerto del violoncellista Mario Brunello”. Poi molti altri incontri giornalieri, tra il Palazzo della Ragione (la mattina dedicati alle scuole, il pomeriggio e la sera al resto del pubblico), il centro culturale San Gaetano, le sale dell’università fino ad arrivare alle librerie, anche le più piccole, di Padova. 

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