SCIENZA E RICERCA

La Stanza logomotoria per l’insegnamento ai bambini con handicap

La Stanza logo-motoria è uno dei 12 progetti premiati come migliore idea imprenditoriale al concorso StartCup Veneto 2012. Si tratta di un ambiente interattivo multimodale per l’apprendimento e la comunicazione, realizzato presso il centro di Sonologia computazionale del dipartimento di Ingegneria dell’informazione e già in uso in diverse scuole italiane. Prolungate sperimentazioni in scenari reali hanno dimostrato che il sistema è in grado di migliorare il coinvolgimento fisico degli alunni, di prolungarne il tempo di attenzione e quindi di aumentarne l’apprendimento, soprattutto nel caso di persone in situazione di handicap.

Il bambino dapprima esplora i suoni della Stanza e memorizza gli oggetti audio che vengono attivati dai suoi stessi movimenti rilevati da una telecamera. Successivamente entrando nella zona centrale della Stanza il bambino attiva la riproduzione sonora di una storia che contiene gli elementi concettuali corrispondenti ai suoni collocati nelle zone periferiche. Il bambino, ascoltando il racconto, si diverte a ritrovare i suoni ascoltati nella fase di esplorazione e a introdurli fisicamente nella narrazione, realizzando così in tempo reale la sua colonna sonora. Nella Stanza è possibile riscoprire l'importante aspetto motorio della conoscenza e utilizzarlo per situazioni di difficoltà di apprendimento. Il bambino impara muovendosi nello spazio: idee, pensieri, concetti e categorie scaturiscono dalle posizioni e dai movimenti del suo corpo. Le materie di insegnamento per cui la Stanza viene maggiormente utilizzata sono: l’italiano, l’inglese come seconda lingua, l’italiano come seconda lingua (figli di immigrati di prima generazione). I test condotti nelle scuole dove è in sperimentazione il sistema hanno dimostrato un miglioramento di apprendimento del 12% nelle classi che utilizzano la Stanza rispetto agli altri. 

Diverse applicazioni di questo sistema sono state utilizzate anche da bambini in situazione di handicap: in particolare è stato condotto uno studio pilota su bambini dislessici, ai quali la Stanza permette di bypassare il codice linguistico scritto che in questi casi costituisce un ostacolo alla comprensione. I bambini hanno dimostrato di avere assimilato i contenuti educativi proposti e hanno riacquistato la motivazione a imparare, arrivando a chiedere spontaneamente di esporre alla classe i contenuti appresi nella Stanza. Durante la sperimentazione è stato osservato che anche le insegnanti sono particolarmente motivate a utilizzare la Stanza, proponendo con entusiasmo argomenti e percorsi da realizzare.

Dal 2011, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Pordenone e l’Istituto regionale Rittmeyer di Trieste, la Stanza logo-motoria viene sperimentata anche con utenti non vedenti dalla nascita, sia bambini sia adulti.

 

Sergio Canazza

Antonio Rodà

Serena Zanolla

 

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