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Pojana e i suoi fratelli

EVENTO ANNULLATO


 

Uno spettacolo di e con Andrea Pennacchi, musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, produzione Teatro Boxer.

Spiega Pennacchi: "Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. Il mondo deve sapere - pensavamo – come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle “tecniche” degne dell’Isis”. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti. C’era un buco, pensavamo.
È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi.
Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera".
 

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Sala dei Giganti, Padova
entrata dallo scalone in corte Arco Valaresso, lato piazza Capitaniato

EVENTO ANNULLATO


 

Uno spettacolo di e con Andrea Pennacchi, musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, produzione Teatro Boxer.

Spiega Pennacchi: "Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. Il mondo deve sapere - pensavamo – come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle “tecniche” degne dell’Isis”. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti. C’era un buco, pensavamo.
È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi.
Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera".
 

Price
primi 100 biglietti a 15 € + d.p.; poi a 20 € + d.p.