SOCIETÀ

Clima, i giovani di tutto il mondo reclamano il futuro

C’era una volta una ragazza svedese di quindici anni, Greta Thunberg, che non solo è riuscita a salvare il mondo, ma, cosa ben più rara, a far arrivare le sue idee ai cuori dei giovani di ogni dove. Posta così potrebbe sembrare una favola contemporanea, ma mentre possiamo lasciare il beneficio del dubbio se attraverso le sue azioni la Thunberg riuscirà davvero a salvare il mondo, possiamo dire con certezza che è riuscita a smuovere gli animi delle generazioni più giovani. Quelle generazioni che spesso vengono etichettate come svogliate, poco attive o totalmente disinteressate alla politica, scendono in piazza venerdì 15 marzo 2019 per una manifestazione contro la mancanza di azione rispetto al cambiamento climatico. Uno sciopero globale della scuola, sia degli studenti che del personale docente, dirigente e Ata, in Italia e all’estero.  

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Honoured to be “Woman of the Year” in Sweden! #internationalwomensday #8march #womensday

Un post condiviso da Greta Thunberg (@gretathunberg) in data:

Il Global Climate Strike for Future si preannuncia come una vera e propria manifestazione mondiale che conta già più di 60 Paesi aderenti, formata da scioperi e cortei in piazza, senza bandiere e schieramenti politici, con il solo obiettivo di far sentire la propria voce. L’obiettivo è quello di chiedere impegni concreti per contrastare i cambiamenti climatici.

Siamo la prima generazione che subirà i devastanti effetti del cambiamento climatico, e l’ultima generazione in grado di dare un contributo per risolvere questo problema Leonardo Basso, studente di Psicologia e membro del comitato Fridays for Future Padova

Greta Thunberg, recentemente nominata in patria la donna dell’anno, è una giovane attivista che ha iniziato a scioperare dalle lezioni scolastiche tutti i giorni, poi limitando le assenze al solo venerdì di ogni settimana, raccogliendo adesioni su adesioni da parte dei giovani di tutto il mondo attraverso i social network. La Thunberg è oggi il simbolo mondiale di questa protesta che coinvolge “la prima generazione che subirà i devastanti effetti del cambiamento climatico, e l’ultima generazione in grado di dare un contributo per risolvere questo problema”, come dice Leonardo Basso, studente del primo anno di Psicologia a Padova e membro del comitato locale di Fridays for Future Padova.  

Riprese e montaggio di Elisa Speronello

Il movimento a Padova si è formato a dicembre dopo la marcia mondiale per il clima Siamo ancora in tempo, racconta Giacomo Bertorelle, membro del comitato e studente dell’Istituto Valle di Padova. Nel comitato padovano si sono riuniti studenti delle superiori e universitari ma non solo, per poi declinare il problema del cambiamento climatico a tematiche locali e organizzare per ogni venerdì un approfondimento legato a uno specifico argomento (spreco alimentare, smog, discriminazione di genere).

Oltre all’adesione dal Global Climate Strike for Future il comitato di Padova ha organizzato una conferenza aperta al pubblico, in cui confrontarsi con esperti sulle azioni che si possono fare per contrastare il cambiamento climatico, e per sensibilizzare tutti coloro che hanno a cuore il tema della salvaguardia ambientale. Poi l'appuntamento è per il 23 marzo a Roma, con la marcia per il clima e contro le grandi opere inutili.

 

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