SOCIETÀ

L'Unione Europea abbassa le sue emissioni di CO2 del 2,5%

Nel 2018 il totale delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea è calato del 2,5% rispetto all’anno precedente. La buona notizia per il nostro pianeta arriva da un’analisi Eurostat che ha stimato una netta diminuzione delle emissioni da combustibili fossili, analizzando anche quali sono gli stati più virtuosi e quali invece le emissioni le hanno incrementate.

Le emissioni di CO2 rappresentano la causa maggiore del riscaldamento globale e rappresentano circa l'80% di tutte le emissioni di gas serra dell'UE. Quelle dell’Eurostat naturalmente sono stime ma si può notare come, mentre il totale cala del 2,5%, ci sono paesi che hanno incrementato, e non di poco, le proprie emissioni. Stiamo parlando in particolare dell’Estonia, di Malta e della Lettonia che in un solo anno è salita dell’8,5%, a fronte però di un calo drastico rispetto al 1990 che analizzeremo in seguito.

 

I paesi più virtuosi invece sono stati il Portogallo e la Bulgaria, in cui si è registrato il calo più netto delle emissioni di CO2. In percentuale infine, il Paese che impatta di più, sul totale europeo per quanto riguarda le emissioni è la Germania che, pur registrando un significativo -5,4% in un solo anno, contribuisce per il 22% del totale delle emissioni.

Per quanto riguarda l’Italia invece, che rappresenta il 10% del totale dell’Unione Europea delle emissioni di CO2, in un solo anno è riuscita a ridurle del 3,5%.

Quando si parla di emissioni di CO2 però il dato dev’essere sempre preso in comparazione con il dato dell’anno base, cioè il 1990. L’Unione Europea si era posta come obiettivo una diminuzione delle proprie emissioni di gas serra del 20% entro il 2020.

I gas a effetto serra comprendono: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O) e i cosiddetti gas fluorurati (idrofluorocarburi, perfluorocarburi, triflouride di azoto (NF3) e esafluoruro di zolfo (SF6).

Come abbiamo visto quindi, dal 1990 al 2016 l’Unione Europea aveva abbassato le sue emissioni di CO2 del 22%, con un ulteriore abbassamento poi nei due anni seguenti. Gran parte dei Paesi segue questa linea ma, considerando anche l’area estesa fino alla Turchia, notiamo come sia quest’ultimo Stato ad avere la bandiera nera delle emissioni. La Turchia infatti dal 1990 al 2016 ha incrementato le sue emissioni quasi del 140%

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