Si è spento il 2 giugno 2020, all'età di 81 anni, Paolo Fabbri, il pioniere della semiotica in Italia. C’è chi lo ha definito uno degli uomini più colti degli ultimi 50 anni, ma, per Pino Donghi, Paolo Fabbri è stato anche uno dei più divertenti. Attraverso le parole del professore, semiologo e comunicatore della scienza, percorriamo la vita di Fabbri, dai primi studi, al primo periodo parigino al fianco dei grandi Barthes, Goldmann e soprattutto Greimas. E poi il periodo a Bologna, al fianco di Umberto Eco, dove insieme elevano la semiotica a disciplina di studio superiore. Paolo Fabbri ha insegnato per circa 30 anni a Bologna, per poi spostarsi in altri atenei tra i quali Venezia e Firenze, ma anche alla Sorbonne di Parigi, alla UC Berkeley in California, e alla UCLA di Los Angeles. Donghi ha conosciuto Fabbri prima sui banchi di scuola durante i suoi studi, e poi nella veste di direttore della fondazione Sigma-Tau e di conseguenza di responsabile dello SpoletoScienza, dove il semiologo era diventato quasi un ospite fisso. Fabbri, come ricorda il professor Pino Donghi richiamando Umberto Eco e il suo omaggio a Fabbri ne Il nome della rosa, non ha scritto molti libri, al contrario di altri suoi colleghi, ma le sue opere sono così dense che hanno la capacità di rispondere a molte domande, anche attuali. Queste, secondo Donghi, rappresentano l’eredità di quest'uomo così fuori dal comune.
Intervista a Pino Donghi, montaggio di Elisa Speronello
Da un podcast curato da RadioBue.it, invece, possiamo sentire la voce di Paolo Fabbri commentare e analizzare la campagna elettorale di Barack Obama. Si tratta di un podcast in cui si può avere prova della sua cultura, che spazia in molti ambiti, spesso anche piuttosto lontani tra loro.
The day of Obama. L'america di Barak Obama - Podcast di Radiobue.it - Montaggio di Elisa Speronello