Cultura

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Belli e bianchi

Si tiene il 26 giungo al Museo Eremitani la presentazione del libro "Belli e bianchi. Non tutti i profughi sono uguali" di Luca Favarin. Ne parla l'autore, in dialogo con Telmo Pievani, filosofo della scienza (Università di Padova), e Adone Brandalise, filosofo e critico letterario (Università di Padova).

L’Italia, al centro del Mediterraneo, è sempre stata meta di migrazioni, approdo di viandanti in cerca di una vita migliore, di nuove opportunità, luogo sicuro per chi è in fuga dalla guerra. E la recente crisi ucraina ha reso evidente che i cuori, le braccia e le case degli italiani, ma anche degli europei, sono pronti all’accoglienza. E allora perché da anni si parla di contrastare le rotte migratorie, si alzano muri per tenere lontani i migranti provenienti dal sud del mondo, si fanno accordi con Paesi per bloccare, a qualunque costo, le partenze verso i nostri porti? Mai come in questi tempi è emersa la netta volontà politica di accogliere alcuni migranti e respingerne altri.

Luca Favarin, da anni impegnato proprio nell’accoglienza di chi fugge da guerre, fame e povertà estrema, si interroga su tutte le contraddizioni di un’Europa che aiuta qualcuno e respinge qualcun altro, che difende la pace ma vende armi di guerra, che integra chi poi rimanda indietro ed emargina chi invece resta.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Sala del Romanino al Museo Eremitani
p.zza Eremitani 8 - Padova

Si tiene il 26 giungo al Museo Eremitani la presentazione del libro "Belli e bianchi. Non tutti i profughi sono uguali" di Luca Favarin. Ne parla l'autore, in dialogo con Telmo Pievani, filosofo della scienza (Università di Padova), e Adone Brandalise, filosofo e critico letterario (Università di Padova).

L’Italia, al centro del Mediterraneo, è sempre stata meta di migrazioni, approdo di viandanti in cerca di una vita migliore, di nuove opportunità, luogo sicuro per chi è in fuga dalla guerra. E la recente crisi ucraina ha reso evidente che i cuori, le braccia e le case degli italiani, ma anche degli europei, sono pronti all’accoglienza. E allora perché da anni si parla di contrastare le rotte migratorie, si alzano muri per tenere lontani i migranti provenienti dal sud del mondo, si fanno accordi con Paesi per bloccare, a qualunque costo, le partenze verso i nostri porti? Mai come in questi tempi è emersa la netta volontà politica di accogliere alcuni migranti e respingerne altri.

Luca Favarin, da anni impegnato proprio nell’accoglienza di chi fugge da guerre, fame e povertà estrema, si interroga su tutte le contraddizioni di un’Europa che aiuta qualcuno e respinge qualcun altro, che difende la pace ma vende armi di guerra, che integra chi poi rimanda indietro ed emargina chi invece resta.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.