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Elettra

EVENTO RINVIATO

 

In occasione della Giornata internazionale della donna, l'Università di Padova coordina un palinsesto di eventi all'insegna di un 8 marzo diffuso, contro la violenza e i diritti violati delle donne e a favore della parità di genere.

In questo ambito l'Ateneo propone lo spettacolo Elettra, una produzione Tib Teatro che porta in scena il testo di Euripide su traduzione di Caterina Barone (Università di Padova), per la regia di Daniela Nicosia.

L'Elettra di Euripide presenta tratti singolari che, nell’allontanarla da un ambito eroico, ne fanno un modello contemporaneo: l’azione assume i colori di una mattanza cieca, mossa da pulsioni assolute, generata da sentimenti ambivalenti e oscuri. Fratelli assassini, complici nell’uccisione dell’amante materno, prima, e artefici poi del matricidio, apice della tragedia.

Il testo classico interseca la contemporaneità, dalla cronaca all’Elettra della Yourcenar. Parola, geometrie spaziali, vuoto, suggestioni sonore, quali segni di una drammaturgia della scena, volta a perseguire un teatro dell’emozione che mentre smaschera l’antico mito, incontra il presente, il suo nichilismo, le sue anomie.

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Multisala Pio X, Padova
sala Petrarca (via Bonporti, 22)

EVENTO RINVIATO

 

In occasione della Giornata internazionale della donna, l'Università di Padova coordina un palinsesto di eventi all'insegna di un 8 marzo diffuso, contro la violenza e i diritti violati delle donne e a favore della parità di genere.

In questo ambito l'Ateneo propone lo spettacolo Elettra, una produzione Tib Teatro che porta in scena il testo di Euripide su traduzione di Caterina Barone (Università di Padova), per la regia di Daniela Nicosia.

L'Elettra di Euripide presenta tratti singolari che, nell’allontanarla da un ambito eroico, ne fanno un modello contemporaneo: l’azione assume i colori di una mattanza cieca, mossa da pulsioni assolute, generata da sentimenti ambivalenti e oscuri. Fratelli assassini, complici nell’uccisione dell’amante materno, prima, e artefici poi del matricidio, apice della tragedia.

Il testo classico interseca la contemporaneità, dalla cronaca all’Elettra della Yourcenar. Parola, geometrie spaziali, vuoto, suggestioni sonore, quali segni di una drammaturgia della scena, volta a perseguire un teatro dell’emozione che mentre smaschera l’antico mito, incontra il presente, il suo nichilismo, le sue anomie.