Daniel Craig in una delle sue interpretazioni di 007. Foto: ©Columbia Pictures/Courtesy Everett Collection/Contrasto
Ebbene sì, il 30 settembre è (dovrebbe essere) il gran giorno in cui uscirà il nuovo film del franchise di 007, No time to die, che sarà anche l'ultimo dell'era Daniel Craig. Ma come mai ci andiamo così cauti? Vedere questo film, per gli appassionati, si sta rivelando un'impresa più travagliata di quelle affrontate di pellicola in pellicola dal protagonista: doveva uscire a novembre 2019, ma poi la data è stata posticipata a febbraio 2020. E sarebbe stata una data ancora papabile, a posteriori, ma in seguito all'abbandono del regista Danny Boyle ecco che l'arrivo in sala è stato spostato all'aprile 2020. E a quel punto, sappiamo tutti cos'è successo: proprio in un momento in cui il cinema si stava riprendendo, è arrivato il covid a sparigliare le carte. Così No time to die è stato nuovamente spostato a novembre 2020, ma siccome la situazione non andava migliorando si è pensato di tagliare la testa al toro e spedirlo per direttissima ad aprile 2021, fino ad arrivare, come ultima data, a questo 30 settembre.
Il tutto mentre i contratti di product placement perdevano di valore (bisogna valutare il desiderio di acquistare un oggetto visto in un film quando quell'oggetto è sul mercato da tempo e non costituisce più una novità, ma le previsioni non sono ottimiste), mentre molti cinema chiudevano i battenti e mentre le canzoni che avrebbero dovuto avere vita facile sul mercato anche grazie al film diventavano brani qualunque che dovevano sostenersi da soli. Ricorda un po' il discorso sulla moda ne Il diavolo veste Prada: gli spettatori potrebbero pensare che si tratti solo di un film, ma in realtà ci sono dinamiche aziendali ed economiche che ruotano intorno alla sua uscita, quindi liquidare i posticipi come "problemi dei fan" è riduttivo.
Tempismo a parte, il film è stato molto chiacchierato, ancora durante le riprese: visto che era l'ultimo di Daniel Craig, la domanda che si facevano tutti era sempre la stessa, ovvero chi sarà il prossimo Bond? A quel punto si erano diffuse delle voci tra gli addetti ai lavori che sostenevano che nel film successivo Bond sarebbe stato… una donna. Siamo nel 2021 e una certa apertura di visione è auspicabile, ma bisogna tenere conto che parliamo di un personaggio tradizionalmente misogino, un dongiovanni impenitente e a volte rozzo, caratteristiche che difficilmente potrebbero essere credibili in un personaggio femminile. Le voci erano arrivate al culmine con la diffusione dei primi trailer, in cui compariva non solo una donna 007, ma addirittura una donna nera: Lashana Lynch, infatti, sarà a fianco di Daniel Craig in quest'ultima avventura, e purtroppo si sono scatenate polemiche che hanno portato l'attrice britannica ad abbandonare i suoi profili social per la mole di messaggi d'odio che riceveva.
Il trailer del film, con tanto di battuta "Sei in ritardo"
A quel punto è dovuta intervenire ufficialmente la produttrice Barbara Broccoli, che ha messo un freno alle speculazioni dichiarando che sarebbero rimasti fedeli ai romanzi di Ian Fleming e quindi no, non ci sarà mai un James Bond donna. Potrebbe, questo sì, essere di un'etnia diversa dal classico maschio bianco, e in effetti di recente si è parato molto di Regé-Jean Page, diventato famoso per aver interpretato il duca di Hastings in Bridgerton e che si vociferava potesse calarsi anche nei panni di Superman, almeno fino a quando, anche qui, non ci sono stati segni di malcontento per i suoi tratti somatici. Del resto potrebbe anche essere un segno del destino: nessun attore è mai stato scelto per interpretare Bond se era stato impegnato in un altro franchise, ma Page se la dovrà vedere con concorrenti agguerriti come Sope Dirisu di Gangs of London e Riz Ahmed, attore rapper diventato famoso con la miniserie HBO The Night Of - Cos'è successo quella notte?, vincendo anche l'Emmy di quella categoria.
E poi ci sono i concorrenti più tradizionali, come James Norton, Sam Heughan e Cillian Murphy, che però non è il favorito: comincia ad avere una certa età, e visti i ritmi di slittamento delle riprese e delle uscite non è certo un punto a suo favore: l'attore che interpreta Bond dovrebbe durare almeno una decina d'anni, anche se forse uno 007 attempato potrebbe essere accolto meglio di uno 007 donna.
Nel frattempo, il film promette la sua dose di effetti speciali, donne belle come e più delle macchine, nemici giurati qb (uno è interpretato da uno sfiguratissimo Rami Malek e tutto lascia pensare che tornerà anche nelle prossime pellicole) e una spolveratina di gadget avveniristici: insomma tutti quegli topoi che hanno piantato saldamente la serie di 007 nel cuore dei fan.
Neanche il Covid, alla fine, è riuscito a sconfiggere James Bond. Ma lo diciamo sommessamente, incrociando le dita.