CULTURA

En plein air. I capolavori del Musée Marmottan Monet in esposizione a Bologna

Dopo mesi di attesa, Palazzo Albergati può finalmente aprire le sue porte al pubblico per la mostra Monet e gli impressionisti, un evento attesissimo e rimandato per mesi a causa dell'emergenza sanitaria. Fino al 21 febbraio 2021 sarà possibile ammirare i 57 capolavori prestati per la prima volta dal Musée Marmottan Monet di Parigi e mai esposti prima d'ora da nessuna altra parte al di fuori delle sue mura.

La mostra, organizzata dal Gruppo Arthemisia con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, è curata da Marianne Mathieu, direttore scientifico del Musée Marmottan Monet, il cui intento era quello di far conoscere al pubblico italiano la straordinaria collezione del museo parigino e rendere omaggio a tutti i benefattori, in gran parte amici e discendenti degli artisti esposti, che hanno reso possibile la sua esistenza. Sono stati loro, infatti, a donare, a partire dal 1932, opere inestimabili firmate dai più grandi esponenti del movimento impressionista come Renoir, Degas, Morisot, Signac, Pissarro, Sisley e, naturalmente, Monet.

Un corridoio di specchi e prati in fiore ci accompagna all'inizio del percorso della mostra, in una suggestiva atmosfera di luci soffuse e stimoli uditivi. Tutto è studiato per far comprendere appieno al pubblico l'importanza che aveva la pittura en plein air per gli impressionisti.
Lavorare all'aperto, a contatto con la natura e con i suoi colori era un'abitudine che contraddistingueva i pittori impressionisti. Dipingendo all'aria aperta potevano davvero rappresentare la vita che vedevano continuamente mutare a seconda dei cambiamenti della luce del giorno, l'amore per la natura bucolica e per la bellezza.

Nella prima parte dell'esposizione, è dato grande risalto a Berthe Morisot e alle sue opere. Morisot è probabilmente la pittrice impressionista più conosciuta, e non perché era la cognata di Édouard Monet, moglie del suo fratello minore Eugène.
Il contributo di Morisot al movimento artistico è unico e prezioso. I principali soggetti dei suoi quadri sono donne e ragazze, spesso ritratte in paesaggi all'aperto e intente in attività quotidiane. Con la sua pennellata fluida e sinuosa, Morisot immerge i suoi personaggi nell'ambiente attorno a loro, talvolta abbozzandone i contorni, fino a farli fondere con la natura che li circonda.

L'indiscusso protagonista della seconda parte della mostra è Claude Monet, del quale il Musée Marmottan Monet possiede la più vasta raccolta di opere al mondo.

I quadri esposti raccontano la storia e l'amore per la natura del grande pittore impressionista seguendo le tappe principali della sua vita, trascorsa interamente a contatto con la natura.
Nel dipinto Passeggiata nei pressi di Argenteuil, diventato una delle opere emblematiche del movimento impressionista, la moglie dell'artista, suo figlio e un amico di famiglia passeggiano in una distesa di fiori colorati.

Pensando a Monet non possono che venirci in mente i prati in fiore, le ninfee e i riflessi sull'acqua.
L'artista non si stancò mai di dipingere gli stessi panorami, la cui magia si nascondeva proprio nel non essere mai gli stessi. Come la Senna si presenta in modo molto diverso a seconda delle stagioni e dell'ora del giorno, così anche l'amato lago di Ninfee non smise mai di accarezzare la sua sensibilità.

Amo l'acqua ma amo anche i fiori Claude Monet

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