Società

31 Gennaio 2019

Tra Franco FCA e post-colonialismo: la verità sulle migrazioni africane

È stato detto, anche da rappresentanti di governo, che il grande problema dell’immigrazione in Europa dipende da un gruppo di paesi sub-sahariani che hanno come moneta unica il Franc de la Comunauté français d'Afrique (FCA), legata alla Banca Centrale di Francia. Non entriamo nella vicenda finanziaria e neppure in quella più generale socio economica del problema. Non discutiamo se questa moneta rappresenti o meno una forma di neocolonialismo e se per i paesi che l’adottano il Franc de la Comunauté français d'Afrique (FCA) rappresenti un ostacolo allo sviluppo.

Si tratta di paesi dell’Africa sub-sahariana con una popolazione complessiva di oltre 151 milioni di abitanti, pari al 12,9% della popolazione complessiva dell’intero continente. Ma quel è il loro contributo all’emigrazione verso l’Europa?

Gli  italiani hanno una propensione a migrare più di tre volte superiore a quella media degli africani

Allo stesso modo possiamo fare una comparazione con i paesi ex colonie italiane: Etiopia, Eritrea, Somalia, Libia. In questo caso la popolazione complessiva (125 milioni di persone) è minore, ma resta comparabile con quella dei paesi FCA. Mentre dal punto di vista economico e culturale, i rapporti di questi paesi con l’ex potenza colonizzatrice non sono stretti come quelli che ha la Francia con i 14 della Comunauté français d'Afrique.