Scienza e Ricerca

19 Novembre 2018

L’editoriale. L’estinzione di massa silenziosa

I mammiferi, la classe di vertebrati a cui pure noi apparteniamo, devono la loro fortuna evoluzionistica a una grande catastrofe avvenuta 65,3 milioni di anni fae che colpì i dinosauri. Siamo, insomma, figli della fine del mondo per altri esseri viventi.

Molto tempo dopo, all’interno di questa stessa classe di vertebrati, è emersa un’altra specie, l’homo sapiens, che per certi aspetti non è meno catastrofica. Lo dimostrano episodi del passato, già quando i nostri antenati uscirono dall’Africa arrivando in Australia e mandando in estinzione la mega-fauna del continente. Lo stesso si ripete poi nelle Americhe, dove homo sapiens porta all’estinzione altre specie. È un’antica storia, che oggi va avanti e porta i mammiferi a subire in modo drammatico la presenza di un altro mammifero come noi. Si stima che noi abbiamo portato all’estinzione più di 300 specie di mammiferi nostri simili. Ma quanto tempo ci vorrà per la rinascita della biodiversità che abbiamo distrutto? A patto, ovviamente, che homo sapiens smetta di uccidere tutti questi nostri animali. 

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