In Ateneo

02 Aprile 2015

Il Novecento a Palazzo Bo

Palazzo Bo, sede principale dell'Università di Padova, mostra ai visitatori il suo nucleo novecentesco, voluto da Carlo Anti, rettore tra il 1932 e il 1943.

A ridisegnarne gli spazi furono chiamati importanti esponenti dell’arte e della cultura. Nel 1942 Gio Ponti rinnovò lo spazio ottocentesco dell'Aula Magna e si fece artefice di arredi, affreschi e ornamenti nelle sale del rettorato e delle lauree.

L'architetto chiamò a collaborare con sè alcuni tra i maggiori artisti italiani del Novecento, come Arturo Martini, autore della statua del Palinuro, collocata nell'Atrio degli Eroi, e Filippo De Pisis, Achille Funi, Ferruccio Ferrazzi, Gino Severini.

Fotografie di Massimo Pistore

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Particolare della Basilica, progettata da Gio Ponti

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La Scala del Sapere affrescata nel 1941 da Gio Ponti, con l'aiuto di Giovanni Dandolo e Fulvio Pendini. Sulla sommità della Scala si erge la figura dell'Alma Mater. Alla base, la scultura "Palinuro" di Arturo Martini, 1947

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La Sala di lettura del rettorato, spazio un tempo dedicato al Circolo dei professori. Qui, come nelle sale attigue, Gio Ponti ha ideato ogni singolo particolare, dal disegno del pavimenti, ai tavolini, le poltrone, gli attaccapanni, le lampade

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Lo Studio del rettore; la Sala del caminetto, arredata come stanza per il gioco delle carte; i maniglioni di bronzo raffiguranti Apollo, nella Sala del Senato accademico

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La Sala di laurea di Medicina, affrescata nel 1942 dal pittore futurista Achille Funi; la Sala di laurea di Giurisprudenza, affrescata negli anni Quaranta da Gino Severini; la Sala di laurea di Medicina, con affreschi di Achille Funi in omaggio a Morgagni

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