SCIENZA E RICERCA

"Il saggio mondo delle formiche", una per tutte e tutte per una

Sale la temperatura, non c’è tempo da perdere, bisogna prendere una decisione. Presto tutta la colonia lascerà il nido, nessuna formica esclusa. Ma cosa è successo? Uno studio recente, pubblicato su Pnas da ricercatori dell’università Rockefeller di New York, ha indagato il comportamento di gruppi di formiche di fronte a un'emergenza, definendolo simile a una rete neurale. Formicai di diverse dimensioni sono stati sottoposti a variazioni di temperatura, i ricercatori hanno studiato il comportamento delle colonie all’aumentare di quest'ultima: si è visto che, superata una certa soglia, tutte le formiche decidevano di evacuare. "In questo studio - spiegano i ricercatori - ci siamo chiesti come le colonie di formiche integrino le informazioni sull'ambiente esterno con i parametri dello stato interno per produrre risposte adattive a livello di sistema. In primo luogo, mostriamo che le colonie evacuano collettivamente il formicaio quando la temperatura del suolo diventa troppo calda. La temperatura di soglia per questa risposta è collegata alle dimensioni della colonia, con colonie più grandi che evacuano a temperature più elevate. La dinamica può quindi essere interpretata come un processo decisionale che tiene conto sia della temperatura (ambiente esterno) che della dimensione della colonia (stato interno). Usando la modellazione matematica, mostriamo che queste dinamiche possono emergere da un equilibrio tra le forze eccitatorie locali e inibitorie globali che agiscono tra le formiche. Le nostre scoperte si possono affiancare a complessi sistemi biologici come le reti neurali".

Dunque, la decisione di lasciare il nido (e soprattutto se e quando farlo) dipende da due fattori: la temperatura e la dimensione della colonia. Colonie di 36 operaie e 18 larve hanno evacuato i loro formicai quando la temperatura ha raggiunto i 34 gradi. Quando gli scienziati sono passati da piccole colonie ad altre più numerose, con 200 individui per esempio, hanno notato una reazione ritardata: le grandi colonie si sono mosse solo quando la temperatura è salita sopra i 36 gradi. L’aumento del numero di formiche in ogni colonia corrisponde a una soglia di temperatura limite più alta.

L’abbondanza delle formiche è leggendaria. Un’operaia è grande meno di un milionesimo di un essere umano, eppure nel complesso le formiche contendono all’uomo il ruolo di organismi predominanti sulla terraferma”, si legge nell'affascinante libro Formiche. Storia di un’esplorazione scientifica di Bert Hölldobler ed Edward O. Wilson (Adelphi). “Ma come hanno fatto le formiche e gli altri insetti sociali a diventare gli organismi predominanti nell’ambiente terrestre? La loro superiorità deriva direttamente dalla loro natura sociale: se tutti i singoli componenti sono programmati ad agire in modo coordinato, il numero dà forza”.

Nell’universo delle formiche tutto ruota attorno agli interessi della colonia, a cui le operaie si dedicano completamente. Insomma, è un perfetto esempio di cooperazione.

"Le colonie possono essere piccole, come un paesino, o enormi, come una città. Ma a differenza delle nostre comunità, le formiche di una colonia sono un’unica grande famiglia". Un albo di divulgazione scientifica recentemente pubblicato da Caissa Italia racconta a bambine e bambini Il saggio mondo delle formiche. "Proprio come noi viviamo in gruppi (tipo famiglie, scuole o città) le formiche vivono in colonie - spiega l’autore, Philip Bunting -. Si affidano ad altre formiche per raccogliere il cibo, costruire il nido e allevare una nuova generazione di piccole formiche. In cambio, ogni formichina si adopera più per chi le sta vicino che per sé stessa". 

Considerando lo studio sopracitato, per arrivare a prendere una decisione, come comunicano le formiche all'interno della colonia? "Al contrario di noi rumorosi umani, le formiche non usano suoni per comunicare: chiacchierano attraverso un vero e proprio alfabeto odorifero. Le lettere del loro aromatico ABC si chiamano feromoni". E ancora, il libro svela ai più piccoli altre caratteristiche di questi minuscole e numerose creature, soffermandosi per esempio sulla loro vocazione ecologista: "Nell’arco della giornata, le formiche riciclano i nutrienti di piante e alberi e rendono il terreno più fertile per tutte le forme di vita terrestre. per le formiche aiutare il pianeta è del tutto naturale [...] Magari le formiche non faranno girare il mondo, ma di certo lo rendono un posto migliore. Possiamo imparare molto da queste creaturine meravigliose: ama la tua famiglia, riusa e ricicla tutto. Non sprecare niente. Quando puoi, fai un pisolino ristoratore. Fai sempre il massimo per chi ti sta attorno. Se farai tutte queste cose come le nostre amiche a sei zampe, lascerai la Terra in condizioni migliori di come l'hai trovata al tuo arrivo".

POTREBBE INTERESSARTI

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012