Cultura
11 Dicembre 2018

La nuova vita di Villa Bassi Rathgeb

Dopo un lungo e complesso lavoro di restauro, la riapertura al pubblico. Ci sono voluti quasi quarant’anni per riconsegnare Villa Bassi Rathgeb al suo antico splendore. Nel 1979, dopo numerosi passaggi, la villa cinquecentesca di Abano Terme, nel Padovano, divenne proprietà comunale, destinata ad accogliere il patrimonio donato alla città dalla vedova del collezionista e storico dell’arte bergamasco Roberto Bassi Rathgeb: oltre 420 opere tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e mobili d’alto antiquariato. Ci vollero quasi due decenni per definire il progetto di conversione in centro culturale ed espositivo e programmare gli interventi di restauro dell’intero edificio, dei nove cicli di affreschi della fine del Cinquecento e degli stucchi settecenteschi. Ora la villa è tornata a vivere in veste di casa-museo, ripopolata di bellezza, storia, opere e arredi.  

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Dopo un lungo e complesso lavoro di restauro, la riapertura al pubblico. Ci sono voluti quasi quarant’anni per riconsegnare Villa Bassi Rathgeb al suo antico splendore. Nel 1979, dopo numerosi passaggi, la villa cinquecentesca di Abano Terme, nel Padovano, divenne proprietà comunale, destinata ad accogliere il patrimonio donato alla città dalla vedova del collezionista e storico dell’arte bergamasco Roberto Bassi Rathgeb: oltre 420 opere tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e mobili d’alto antiquariato. Ci vollero quasi due decenni per definire il progetto di conversione in centro culturale ed espositivo e programmare gli interventi di restauro dell’intero edificio, dei nove cicli di affreschi della fine del Cinquecento e degli stucchi settecenteschi. Ora la villa è tornata a vivere in veste di casa-museo, ripopolata di bellezza, storia, opere e arredi.  

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