UNIVERSITÀ E SCUOLA

Mariniamo la scuola, gli studenti in barca a vela

Cosa può imparare un equipaggio di futuri insegnanti ed educatori a bordo di una barca a vela?

Due cose, almeno: la geografia e il team working. “Mariniamo la scuola” è un progetto che coinvolge gli studenti Unipd del corso di Fondamenti e didattica della geografia con l’obiettivo di portarli alla scoperta dell’ambiente che ci circonda. Una lezione lontana dalle sedie di un’aula, in un contesto dove bisogna imparare a muovere le mani, parlare in maniera diversa e creare un team di lavoro.

Il secondo obiettivo è quello di lavorare sulla costruzione del gruppo, utile per costruire un punto di vista diverso da trasferire poi in aula.

“Il progetto nasce 23 anni fa – racconta Lorena Rocca, coordinatrice del progetto e docente di Fondamenti e didattica della geografia all’Università di Padova – come risposta alla dispersione scolastica. Abbiamo visto che funzionava bene e così ho pensato di proporlo anche ai miei studenti all’università”.

Salire a bordo di una barca a vela è un’esperienza strana, specie se si tratta di una “prima volta”. Sì certo, esiste un motore “di servizio”, ma affidarsi completamente al volere del vento e alla propria abilità di portare la nave non è necessariamente semplice. Solamente il giorno prima del nostro viaggio il vento era stato molto più forte, e di conseguenza l’esperienza in mare completamente diversa.

Prima di salpare i ragazzi sono impegnati in un primo momento di “esplorazione sonora”. Con dei registratori audio e dei microfoni particolari si sparpagliano per il molo, alla ricerca dei suoni che danno forma al luogo dove si trovano. Anche qui si trovano di fronte a un’esperienza didattica diversa dal solito. “Il mio obiettivo è quello di far appassionare i miei studenti al potere della geografia – aggiunge Lorena Rocca – facciamo qualcosa “con i piedi bagnati”, a contatto con il territorio e con le persone che lo vivono”.

È un’esperienza carica di metafore e proprio in queste trova la sua forza. Il mare diventa simbolo dell’ignoto e dell’affascinante, l’equipaggio rappresenta il concetto di collaborazione, imparare i termini tecnici della vela ci trasporta di nuovi sui banchi di scuola.

Ed è naturalmente difficile sottrarsi alla parte affascinante: la Laguna di Venezia, le sue fortificazioni e l’orizzonte pieno di “là in fondo c’è…”. E ancora le case colorate dei pescatori, sgargianti per poterle notare anche dall’acqua e da lontano, il cibo cucinato sottocoperta, le altre imbarcazioni che passano vicino. Non male come lezione universitaria.

Come spesso succede ogni nuovo equipaggio ha qualcosa da insegnare anche agli skipper, che aiutano i ragazzi a portare la nave. I ruoli, quando si è in mare, sono ben definiti, dialogo e collaborazione sono fondamentali. “Quando andiamo in barca lasciamo dietro di noi una scia – racconta Ludovico Rocca, uno degli skipper – ed è la stessa cosa che dobbiamo fare nella nostra vita, soprattutto se siamo degli insegnanti.”

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