Si inserisce all'interno del ciclo 'Lotto marzo e oltre - Dentro e fuori l'Università' l'evento dal titolo Medicina transfemminista e salute sessuale: un antidoto contro il patriarcato organizzato dagli studenti dell'Ateneo patavino.

Non si può negare che la medicina ottocentesca e della prima metà del '900 abbia adoperato sulla vita di uomini e donne una funzione autoritaria, volta alla normalizzazione di ogni pulsione o aspirazione che potesse risultare 'aliena' al corretto ordine sociale.
Dal definire malattie come la 'sodomia' e l'isteria, alla definizione stessa di razze, passando per l'obiezione di coscienza, resa legale solo e specificatamente per l'interruzione di gravidanza, ma non per le certificazioni di porto d'ama per esempio, chi esercita professione sanitaria, rappresenta un grande ruolo sulla società.

La conferenza vuole approfondire alcune di queste tematiche, con l'obiettivo in particolare di parlare di una medicina che sappia lavorare per la libertà dei corpi delle donne e non contro, spaziando dalla contraccezione, all'interruzione di gravidanza, fino alla procreazione assistita, separando la professionalità dall'opinione personale.

L'evento è aperto a tutte le persone che vogliono partecipare.