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Tfa speciale: il Miur pubblica il decreto

È stato firmato dal Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo il decreto che affianca al Tfa ordinario, percorsi abilitanti riservati  agli insegnanti precari (il cosiddetto Tfa speciale). Il provvedimento coinvolge numerosissimi docenti precari non abilitati e in servizio da almeno tre anni entro il periodo compreso tra gli anni scolastici 1999-2000 e 2011-12 (circa 75.000 persone).

Nei prossimi giorni partirà la programmazione dei percorsi, che prevedono tre fasi per acquisire l’abilitazione all’insegnamento nella scuola: una prova nazionale, per accertare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche del candidato, con un punteggio fino a 35 punti. La graduatoria compilata sulla base dei punteggi conseguiti nella prova nazionale servirà anche a stabilire l’ordine delle ammissioni ai percorsi abilitanti nelle singole università. Infatti, visto il numero rilevante degli aventi diritto, specie per alcune classi di concorso più affollate, il Miur considera l’ipotesi che ci siano più edizioni. Un percorso universitario con insegnamenti in aula per un totale di 41 crediti formativi, con verifiche per ciascun insegnamento: potranno far conseguire all'abilitando da 30 a 50 punti. Una prova finale, che andrà ad accertare la preparazione professionale (massimo 15 punti).

Il titolo di abilitazione sarà conseguito se il candidato avrà ottenuto un punteggio complessivo di almeno 60/100. Il Miur - si legge in una nota - cerca “così di porre finalmente rimedio agli squilibri prodotti da una programmazione insufficiente per quanto riguardava il fabbisogno di abilitati, e che negli anni passati ha avuto l’effetto di produrre ingenti schiere di precari non abilitati in servizio nelle scuole statali e paritarie”. Allo stesso tempo, dal ministero, arrivano rassicurazioni per coloro che stanno frequentando il Tfa ordinario: “Non ci sarà alcuna sovrapposizione tra i due percorsi formativi”.

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