IN ATENEO

Cun: maggiori fondi per rendere gli atenei più internazionali

Un appello al governo italiano perché garantisca “politiche mirate e risorse e regole adeguate” per favorire l’internazionalizzazione degli atenei. È la conclusione della lettera che il Cun (Consiglio universitario nazionale) ha scritto alla commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo. Il documento prende spunto dal rapporto del Parlamento Ue sull’internazionalizzazione nell’istruzione superiore, nel quale si sottolinea la difficoltà per l’Italia a procedere su questa strada in assenza di risorse sufficienti.

Nella lettera, il Cun ricorda che nel nostro Paese la spesa pubblica per ricerca e sviluppo è notevolmente inferiore alla media degli Stati dell’Ocse ed ha sofferto di drastici tagli. Definisce poi “preoccupante” il basso numero di italiani che si immatricolano e si laureano nelle università nazionali. Secondo il Cun, la forte riduzione di docenti rende problematico raggiungere gli obiettivi previsti nel processo di internazionalizzazione, malgrado i buoni risultati conseguiti in questo campo da “singoli atenei e ricercatori”.

Un processo che non può limitarsi a “offrire corsi in inglese o ad assumere docenti stranieri”, perché richiede “il ripensamento dei tradizionali percorsi di istruzione e dei metodi didattici”, oltre alla creazione di “ambienti di ricerca che stimolino lo sviluppo di competenze d’eccellenza”. Il Cun conclude auspicando che il sistema universitario italiano si liberi da “regole opprimenti e burocrazia in eccesso, frutto della normativa recente”.

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