SOCIETÀ

I 50 anni della convenzione sul Patrimonio Mondiale

Padova ha tre buone ragioni per festeggiare il cinquantesimo anniversario della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Naturale e Culturale (più comunemente conosciuta come la Convenzione del Patrimonio Mondiale). Non solo è l’unica città in Italia ad avere presenti interamente nel suo centro storico due siti completi (l’Orto Botanico dell’università di Padova, iscritto nel 1997, e i cicli affrescati del XIV secolo, iscritti nel 2021) della prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale, ma ha un legame con le sue origini ancora più antico.

La legacy di Padova con l’UNESCO è ulteriormente rafforzata dalla presenza anche di una Cattedra UNESCO in Human Rights, Democracy and Peace, attivata presso il Centro di Ateneo per i Diritti Umani ‘Antonio Papisca’, e il Club per l’UNESCO di Padova, fondato nel 2019.

A questo tema è dedicata la speciale lezione online a cui partecipano Gianmarco Piacenti, titolare della ditta che ha condotto i restauri della Basilica della Natività di Betlemme, l’ambasciatore della Palestina all’UNESCO Mounir Anastas e il presidente della VIU Umberto Vattani

La partecipazione è libera.

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