SOCIETÀ

Gas a effetto serra, il punto dopo Cop26

È organizzato da ICOS il webinar intitolato “Dopo COP26. Scienza, sfide e prospettive per il monitoraggio dei gas a effetto serra”, organizzato per commentare quanto emerso dalla XXVI Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Partecipano alla conferenza - che intende aggiornare sullo stato delle conoscenze e ragionare sulle strategie nazionali in termini di pianificazione degli interventi orientati agli obiettivi di decarbonizzazione e di carbon neutrality - Maria Chiara Carrozza (Presidente CNR), Carlo Calfapietra (ICOS Italia, CNR), Gianluigi Consoli (Ministero dell'Università e della Ricerca), Federica Fricano (Ministero della Transizione Ecologica), Alessandra Stefani (Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), Lucia Perugini (ICOS Italia, CMCC), Dario Papale (ICOS ITALIA ETC, CMCC, Unituscia), Gelsomina Pappalardo (CNR), Andrea Taramelli (ISPRA), Riccardo De Lauretis (ISPRA) e Gianluca Cocco (Conferenza delle Regioni).

Nato nel 2008, ICOS RI è una infrastruttura di ricerca europea che ha l’obiettivo di fornire dati accessibili e di alta qualità per migliorare la nostra comprensione delle emissioni e degli assorbimenti di gas a effetto serra. L’infrastruttura è formata da diversi network di stazioni distribuiti in 13 paesi, per un totale di oltre 150 stazioni e il coinvolgimento di centinaia di scienziati e ricercatori. Il Network di ICOS Italia consiste di 17 stazioni, di cui 10 per l’ecosistema, 4 l’oceano e 3 l’atmosfera. Inoltre, ICOS Italia, insieme ad ICOS Belgio e Francia, ospita anche l’Ecosystem Thematic Centre (ETC). Le stazioni dedicate all’ecosistema coprono i territori più tipici dell’Italia: diversi tipi di foreste, campi coltivati, e macchie di arbusti. Le stazioni atmosferiche sono localizzate nel nord dell’Italia, come sulle Alpi, e nell’isola di Lampedusa, nel Mar Mediterraneo. Le stazioni che monitorano l’oceano sono situate nel Mar Adriatico e nel Mar Ligure. Nell’ambito di ICOS-RI, l’Università di Padova partecipa con la stazione di monitoraggio a Negrisia in provincia di Treviso coordinata da Andrea Pitacco, docente di Interazione vegetazione-atmosfera nel corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio dell’Università di Padova.

Per partecipare al webinar è necessario registrarsi al seguente link: https://bit.ly/Web2311

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