CULTURA

Patrimonio musicale dei popoli nel mondo antico: definizioni, stato della ricerca, prospettive

I dipartimenti dei Beni Culturali dell’Università di Padova e dell’Università di Bologna, campus di Ravenna, organizzano un convegno della durata di tre giorni che prende spunto dalla riflessione che la musica è una delle prime manifestazione dello sviluppo di una intelligenza simbolica dell’essere umano. Esse si propongono di offrire momenti di condivisione delle metodologie da mettere in campo per comprendere la musica di popoli e tempi lontani, in prospettive multi e interdisciplinari.

Il soggetto principale del convegno è la valorizzazione dei realia, degli strumenti musicali e degli oggetti sonori custoditi nei musei. Recentemente i progetti RIMAnt e TeMA, avviati rispettivamente in ambito franco-italiano e italiano, li hanno considerati in maniera innovativa, mettendo a fuoco una nuova modalità di recupero del valore simbolico degli oggetti al fine di introdurre, in forma sistematica ed estesa, la lettura del Bene musicale come componente significativa del reperto archeologico. Essi sono, infatti, parte di una identità musicale, solo in apparenza perduta, dei popoli cui sono appartenuti. Attraverso una loro lettura contestualizzata è possibile ricostruire le modalità di fruizione e di trasmissione della musica dei popoli dell’antichità.
Questi i temi al centro del dialogo delle due tavole rotonde cui partecipano le soprintendenze, gli enti e i poli museali con l’obiettivo di ampliare la platea degli attori coinvolti nei progetti TeMA e RIMAnt.

Il convegno si svolge in presenza e online con registrazione e viene trasmesso anche in streaming sui canali YouTube dei Dipartimenti.

Per partecipare in presenza sono richiesti Green Pass e mascherina FFP2.

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