SCIENZA E RICERCA

L'oceano è troppo rumoroso, anche per i granchi

L’oceano sta diventando troppo rumoroso. Persino per i granchi di riva Carcinus maenas: tutto questo frastuono gli impedisce di cambiare il colore del carapace durante la crescita. E quindi non riescono più a mimetizzarsi bene con le coste rocciose in cui vivono. Lo spiegano Emily E. Carter, Tom Tregenza e Martin Stevens dell’Università di Exter, nel Regno Unito, sulle pagine dell’ultimo numero di Current Biology.

Il team è partito da una considerazione provata già da numerosi studi precedenti: il rumore prodotto dalle imbarcazioni può essere un fattore di stress per gli animali marini che utilizzano il suono per interagire tra loro. Compresi i granchi Carcinus maenas, nativi del mar Baltico, che sono diventati una delle 100 specie aliene invasive più dannose al mondo. Mase l’inquinamento acustico influenzasse anche altri comportamenti, come la capacità di mimetizzarsi con l’ambiente e rispondere rapidamente al pericolo? Per trovare la risposta a questa domanda, il gruppo ha stabulato per otto settimane alcuni esemplari giovani di Carcinus maenas, dal carapace scuro, in delle vasche bianche. In condizioni normali i granchi avrebbero dovuto cambiare colore del carapace, lentamente, nel corso delle settimane in modo da mimetizzarsi con il fondale. Per questi crostacei, infatti, il mimetismo rappresenta la principale difesa dai predatori. 

Il team ha quindi diviso i giovani granchi in tre vasche separate, sottoponendoli a stimoli sonori differenti. Il gruppo della prima vasca è stato esposto, con una cadenza oraria, al rumore prodotto dal passaggio in lontananza (circa 200 metri) di diverse imbarcazioni pesanti: una nave da crociera, una portacontainer e una petroliera. Quelli stabulati nella seconda vasca invece hanno ascoltato solo i suoni naturali del mare e un terzo gruppo, quello di controllo, è stato sottoposto al normale rumore ambientale marino portato alla stessa intensità di quello prodotto dalle navi. Nelle otto settimane trascorse in vasca, i granchi sottoposti al rumore naturale sono stati in grado di eseguire la muta e schiarire il colore del loro carapace per mimetizzarsi meglio, mentre solo la metà degli esemplari esposti al rumore delle navi sono riusciti nell’impresa. 

“Il cambiamento di colore nei granchi è un processo lento, energicamente costoso, controllato da ormoni che attivano cellule pigmentate specializzate” ha spiegato Emily Carter. “Vivere in un ambiente stressante vuol dire consumare più energie e ne risente anche l’equilibrio ormonale”. L’inquinamento acustico provocato dalle navi genera un ambiente stressante per i granchi, che non hanno più energie a sufficienza o l’assetto ormonale necessario per modificare il colore del carapace. Il rumore generato dalle imbarcazioni in transito ha quindi serie ripercussioni sulla capacità di mimetizzarsi dei granchi. Ma incide anche su altri aspetti della loro fisiologia, secondo lo studio.

Dopo questo primo test sulla capacità di mimetismo, il gruppo di ricercatori è passato a esaminare la reattività dei granchi all’arrivo dei predatori. Simulando l’attacco di uccelli costieri – i loro principali predatori – i granchi che avevano trascorso otto settimane ascoltando il passaggio delle navi non scappavano e non correvano a nascondersi come avrebbero fatto normalmente. “Circa la metà dei granchi esposti al rumore della nave non ha risposto affatto all’attacco, mentre quelli che lo hanno fatto si sono nascosti troppo lentamente” ha continuato Carter. I granchi che invece avevano ascoltato solo suoni naturali nelle otto settimane precedenti nell’85% dei casi rispondevano in modo adeguato “all’attacco aereo”: correvano a nascondersi. “I granchi reagiscono allo stress in modo simile a quanto accade a noi umani” ha confermato la Carter. “Le persone hanno difficoltà a concentrarsi quando sono stressate. E allo stesso modo, i granchi sottoposti a stress non sono in grado di elaborare ciò che sta accadendo e la loro capacità di prendere decisioni peggiora”.

In una fase cruciale come quella dello sviluppo, in cui i giovani granchi fanno affidamento principalmente sul mimetismo per difendersi dai predatori come pesci e uccelli, una riduzione della loro capacità di mimetizzazione e di attuare strategie anti-predatorie potrebbe costituire un grosso problema.

Stando ai risultati, quindi, l’inquinamento acustico non solo danneggia tantissimi animali che utilizzano il suono per comunicare – come pesci, mammiferi marini e uccelli, solo per citarne alcuni – ma avrebbe un impatto anche su altri processi e comportamenti. E potrebbe influenzare in modo negativo una gamma molto più ampia di specie. Per questo il trio inglese ha in programma di iniziare a studiare anche gli effetti dell’azione simultanea di più fattori di stress, come l’inquinamento acustico e il riscaldamento degli oceani, sul comportamento degli organismi marini.

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