Si conclude nel disappunto generale la ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario 2013 agli atenei statali. Il Miur ha da poco pubblicato il decreto con cui attribuisce a ogni università la quota premiale e gli importi finali, completando così il quadro delle assegnazioni per l'anno appena trascorso.

A dispetto delle riforme “meritocratiche” annunciate, l'impatto degli incentivi attribuiti in base ai risultati è stato totalmente azzerato dalla decisione di non assegnare ad alcun ateneo una somma maggiore di quella del 2012. Quindi, su 63 atenei destinatari dei fondi,  55 (pari all'87% del totale) otterranno un finanziamento complessivo inferiore a quello del 2012, mentre a soli otto atenei verrà assegnata una quota identica a quella dell'anno precedente. Una delusione che colpisce in modo particolare gli atenei che avevano ottenuto le posizioni migliori nella valutazione Anvur 2013 sulla qualità della ricerca scientifica (Vqr).

Padova, malgrado il primo posto conseguito nella graduatoria Anvur, ottiene un finanziamento complessivo per il 2013 pari a 276.060.113 euro contro i 284.655.960 del 2012: il taglio è di 8.595.847 euro, pari al 3,02% rispetto all'anno precedente. Se si guarda alla sola quota premiale (che comprende diversi parametri di qualità della didattica e della ricerca), Padova è l'ateneo che ottiene il terzo importo più alto: poco meno di 44,5 milioni, preceduta da Bologna (circa 58 milioni) e da Roma La Sapienza (circa 56 milioni).

Da notare che Padova, nonostante il primo posto, rimane terza anche nella specifica voce di finanziamento direttamente collegata alla valutazione Anvur: la sua assegnazione Vqr è pari a 25,8 milioni, contro i 33,8 di Bologna e i 31,7 di Roma La Sapienza.

A ripartizione ultimata, l'importo totale dell'Ffo 2013 risulta di 6.341.005.076 euro, con un taglio di oltre 295 milioni rispetto al 2012: una riduzione che verrà  attenuata quest'anno: la legge di stabilità appena approvata incrementa il fondo di 150 milioni per il 2014. Insomma: la riduzione di fondi a disposizione delle università continua.