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La ricerca sulla fusione a Padova: tutto è pronto per Spider e Mitica

“Rubare” il fuoco al sole e creare energia pulita attraverso la fusione termonucleare. È l’intento del progetto Iter, il reattore sperimentale a fusione in fase di realizzazione in Francia e alla cui costruzione e ricerca concorre anche l’università di Padova, partner del consorzio Rfx. Proprio a Padova, oltre alle ricerche sul plasma, sono terminati i lavori dello stabile che a breve ospiterà Prima, l’esperimento per l’installazione e il successivo test di Spider e Mitica, rispettivamente il prototipo della sorgente di ioni e dell’iniettore che avranno il compito di riscaldare il plasma del reattore sperimentale Iter. In parole povere, si tratta di un “accendino” il cui compito sarà quello di accendere il plasma di Iter e dare così il via ai processi di fusione nucleare. Un’impresa non indifferente a cui dovrà dare una risposta il consorzio Rfx che inizierà la sperimentazione di Spider (source of production of ions of deuterium entracted from RF plasma) nel 2015 e di Mitica (Megavolt Iter injector & concept advancement) nel 2018. “La nostra università - spiega il rettore Giuseppe Zaccaria - è impegnata fin dagli anni Sessanta nella ricerca sul plasma e lo sviluppo è stato rapido con il nostro gruppo di ricerca ora competitivo in Europa con questo progetto di cui essere orgogliosi: una sfida per l’energia del futuro, nel rispetto della salvaguardia ambientale”. “Lavoreremo per fare in modo che l’esperimento di Padova arrivi a garantire i parametri d’esercizio richiesti da Iter - spiega il presidente del consorzio Rfx, Francesco Gnesotto - che vedrà installati due iniettori più uno di diagnosi per il controllo della camera di reazione del plasma”. Una realtà concreta che dimostra come i vari enti di ricerca coinvolti e le istituzioni possano collaborare assieme in modo vincente: “Un lavoro di squadra che coinvolge enti di ricerca, università e imprese private - argomenta Luigi Nicolais, presidente del Cnr - e che dimostra come la ricerca di base non è in realtà così lontana dalla applicazione reale delle sue scoperte con un contributo fattivo delle imprese che partecipano alla realizzazione di questo progetto”. 

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