CULTURA

Roma antica, ipoteticamente

Un’opera ponderosa. Così è stato definito da più parti l’Atlante di Roma Antica, curato da Andrea Carandini e recentemente pubblicato da Electa. È ponderosa in senso fisico, perché composta da due grossi tomi contenenti il frutto di sette anni di lavoro di una nutrita équipe di studiosi, che riporta l’esito di circa vent’anni di ricerche. Lo è in senso metodologico, per il coraggio delle ricostruzioni dei monumenti e del paesaggio urbano: dalle sue pagine esce infatti un lungo e coerente racconto che fa delle foto, dei grafici, delle mappe e dei disegni gli strumenti per una comunicazione immediata, ma anche basata su di una lettura filologica dei manufatti.

La temerarietà dell’operazione - e in questa pratica è chiaro l’insegnamento, la direzione e il coordinamento dei contributi degli studiosi da parte di Andrea Carandini - sta soprattutto nelle scelte interpretative. “Ricostruire e narrare implica fare scelte”, scriveva lo studioso nel 2008, e “Scegliere significa osare […], seguire strade nuove, al di fuori delle tradizioni di studio consolidate […]. Noi studiosi dobbiamo arrenderci al fatto che maneggiamo costantemente nient’altro che verità incerte”. Ma nonostante ciò rimane saldo il proposito di presentare un’immagine unitaria del paesaggio romano, che scavalchi le incertezze delle ipotesi molteplici, forte del lavoro di ricerca e verifica degli archeologi e resa possibile dall’utilizzo degli strumenti informatici e dei sistemi informativi territoriali applicati all’archeologia.

A fronte delle intenzioni innovatrici del gruppo di ricerca, l’esito finale del lavoro è stato affidato però a un supporto tradizionale, la carta; i dati ricavati sono stati comunque inseriti in un database, consultabile ad oggi presso i laboratori della dipartimento di Scienze dell’antichità dell’università di Roma La Sapienza. L’obiettivo ideale è quello di realizzare uno strumento multimediale non solo fruibile on line, ma anche aggiornabile secondo le istanze di revisione di tutti gli studiosi interessati, che si farebbero così partecipi di un’impresa collettiva.

Nell’Atlante dato alle stampe, intanto, Roma diviene un gigantesco manufatto, e come tale viene sottoposta a uno studio minuzioso; viene mappata regio per regio, e per le sue emergenze viene proposta una ricostruzione tridimensionale. Ciascuna maquette mira però a ridisegnare l’intero insieme del paesaggio, evidenziando la “passione per il reale inteso come totalità più che come qualità singole” di Carandini e del suo gruppo di ricercatori. Se il metodo adottato è sicuramente efficace a livello narrativo, risulta interessante anche come esperimento critico d’interpretazione delle fonti, a patto che la componente creativa della ricostruzione sia chiaramente leggibile. A questo scopo, nel secondo volume dell’opera sono stati adottati criteri formali basati sul colore per distinguere il certo dall’ipotetico, e fornire così le basi per una comprensione critica dell’operazione. Dichiarate le fonti, gli strumenti e i metodi dell’indagine, ogni studioso dovrebbe essere in grado di leggere l’Atlante secondo le intenzioni dell’autore.

Nonostante però il curatore dell’opera sia da subito chiaro su questi punti,  non si è sentito evidentemente esonerato dal  giustificare le proprie scelte  e dal difendersi dalle critiche delle “api, dal cui ronzio emerge la citata accusa ‘siete degli inventori’, infamante perché svilisce a priori, senza verifica, l’enorme sforzo di analisi e di sintesi insieme”. È evidente che per avvicinarsi ad un’opera di questo tipo sia necessario avere degli strumenti adatti alla sua comprensione, ma sembra anche chiaro l’intento dell’autore di proporre ipotesi che possano essere, in quanto tali, soggette a revisioni, partendo dal presupposto che non esistano ricostruzioni definitive, ma che queste rimangano provvisorie fino al momento in cui vengono aggiornate da ulteriori studi. “Roma è un cumulo di materiali, quindi una realtà solida, che tuttavia scorre e si modifica nel tempo, come un fiume di pietre”.

Chiara Mezzalira

 

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