Viene presentato al Consiglio nazionale delle ricerche a Roma il “Manifesto per un’Europa di progresso”: un’iniziativa nata da un ampio gruppo di scienziati, docenti universitari, intellettuali, presidenti di enti di ricerca che rivolgono un appello per il rilancio del “processo di costruzione degli Stati Uniti d’Europa” contro la “impressionante crescita di egoismi locali, di particolarismi e di veri e propri nazionalismi” che caratterizza i nostri giorni. Gli scienziati sottolineano “l’eccessiva timidezza nel processo di costituzione politica del soggetto europeo”, un orizzonte politico che viene presentato “con le sole fattezze della severità dei ‘conti in ordine’”. Convinti che “conoscenza, cultura e innovazione rappresentano più che mai il traino decisivo verso il futuro”, i firmatari propongono ai colleghi dell’Unione di aderire al manifesto e partecipare alla prima riunione degli scienziati europei, da organizzare a Pisa. Per firmare l’appello “per un’Europa di progresso” è possibile utilizzare una specifica procedura online.