Inclusione e sviluppo di capacità professionali per la gestione di un contesto sociale sempre più eterogeneo e complesso. Sono tra le azioni promosse dalla governance dell’università di Padova che, sulla scia di quanto stanno già realizzando le migliori università internazionali, ha deciso di istituire un 'general course' per l’anno accademico 2016/2017. Un corso 'trasversale' per gli studenti dei corsi di laurea triennali e magistrali finalizzato a favorire una maggiore consapevolezza delle diversità presenti nel nostro tessuto sociale, dei diritti umani, dell'importanza di investire per una società inclusiva e di come le loro professionalità future potrebbero contribuire a tutto questo.

il corso, incardinato all'interno del percorso di studi "Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani", si presenta come un esame a scelta dello studente, di 9 crediti, al termine del quale è previsto un esame. Si tratta anche di un corso libero e può essere frequentato da chi lo desidera. Sarà realizzato nel secondo semestre dell’A.A. 2016-2017.

Una cultura inclusiva richiede l’essere in grado di dare dignità culturale, sociale e giuridica all’applicazione dei principi e dei valori dei diritti umani nei riguardi di tutti, e anche di coloro che hanno delle disabilità, che sperimentano vulnerabilità, che sono soggetti a discriminazioni. Va tenuto conto di un duplice assunto: le persone appartenenti a gruppi vulnerabili, in quanto persone, sono titolari di tutti i diritti e le libertà fondamentali riconosciuti dal vigente Diritto internazionale, oltre che dalle Costituzioni democratiche; esse inoltre hanno diritto non tanto al riconoscimento di ulteriori “diritti umani”, quanto piuttosto a un “supplemento di garanzie”, ovvero alla pratica fruizione di politiche pubbliche, azioni positive e risorse materiali e umane necessarie per ridurre gli svantaggi strutturali e garantire gli obiettivi della piena e pari partecipazione all’interno della società.

Una cultura inclusiva necessita anche della capacità di riconoscere le barriere presenti nel nostro contesto, oltre a quelle architettoniche, da quelle sociali, a quelle politico-ambientali, e di operare al fine di ridurre il loro potere invalidante, a partire dalle azioni che vengono attuate dai professionisti e dai lavoratori in diversi contesti. In tutto questo ogni professione e ogni lavoratore/lavoratrive può contribuire a costruire una società inclusiva se sono presenti conoscenze e competenze specifiche.