Matematico, fisico e cosmologo britannico, Roger Penrose ha vinto il Premio Nobel per la Fisica nel 2020 “per aver scoperto che la formazione dei buchi neri è una robusta previsione della teoria generale della relatività”.
Lo studioso è il protagonista, per l'Università di Padova, di una Nobel Lecture che mette al centro la fisica della coscienza, cercando di dare risposte a domande quali: il fenomeno della coscienza umana è un prodotto di processi fisici, che agiscono secondo leggi fisiche? In relazione a questo, la comprensione cosciente può permetterci di ottenere qualcosa che va al di là delle capacità dei computer elettronici?
La proposta di “Orch-OR” (orchestrated objective reduction of the quantum state), elaborata da Penrose un quarto di secolo fa in collaborazione con Stuart Hameroff, sostiene che le risposte a entrambe le domande possono essere positive, ma solo secondo una (probabilmente) necessaria estensione dell’attuale fisica quantistica, che non è propriamente risolta nella teoria attuale e si può riassumere nella domanda: “Che cosa accade, fisicamente, nel fenomeno del collasso della funzione d’onda?”. La risposta, secondo Penrose, ci porta a mettere in relazione due concetti leggermente diversi di realtà fisica, le realtà “quantistiche” e “classiche”, che non sono del tutto identiche.
Al termine del suo intervento, lo studioso discute di questi temi con Sabino Matarrese, professore nel Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova.
Roger Penrose, classe 1931, è un matematico inglese il cui importante contributo scientifico è stato quello di aver utilizzato metodi matematici innovativi per dimostrare che i buchi neri siano una diretta conseguenza della teoria della relatività generale di Albert Einstein. Il professore emerito in Matematica ad Oxford dimostrò, già nel gennaio 1965, cioè dieci anni dopo la morte di Einstein, che i buchi neri possono davvero formarsi e li descrisse in dettaglio.
Per lo studioso, il Premio è stato dunque anche il riconoscimento a una carriera lunghissima e di altissimo livello, dedicata allo studio dei buchi neri da un punto di vista teorico.
La Nobel Lecture si tiene online, su Youtube, in lingua inglese. La traduzione italiana è disponibile in traduzione simultanea su piattaforma Zoom.
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