IN ATENEO

Formazione alla ricerca: Padova ai primi posti per finanziamenti

Con più di due milioni e trecentomila euro assegnati dalla Commissione Europea per programmi di formazione alla ricerca, Padova si piazza al primo posto tra le università italiane a pari merito con il Politecnico di Milano (e al secondo posto in assoluto dopo il Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il contributo si colloca nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie – Innovative Training Network (Itn) e serve ad attivare nove borse di dottorato nell’ambito di cinque progetti europei a cui l’ateneo partecipa. L’Italia, più in generale, figura quest’anno in 77 progetti: in 65 di questi come partner e in 12 con un ruolo di coordinamento. Il finanziamento complessivo per il nostro Paese è di 29.418.990 euro. 

A Padova i cinque progetti a cui lavoreranno i giovani ricercatori spaziano in aree disciplinari differenti. Ci si occuperà di gestione, recupero e bonifica delle discariche di rifiuti (NewMine - EU Training network for resource recovery through enhanced landfill mining) e di manifattura additiva (Pam^2 – Precision additive metal manifacturing). Ci si dedicherà ai farmaci oftalmici (OcuTher – Educational network in ocular drug delivery and therapeutics) e allo studio degli oligonucleotidi in terapia (MMBio – Molecular tools for nucleic acid manipulation for biological intervention). A Padova, infine, spetterà il compito di coordinare a livello europeo l’intero progetto sull’information retrieval (Quartz – Quantum information access and retrieval theory).

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