CULTURA

Scienza e Arte: se l'economia diventa poesia visiva

L'economia ha tanti pregi, ma il valore estetico non è tra questi questi. Effettivamente quando pensiamo agli yuppie di Wall Street al massimo ci immaginiamo qualche opera d'arte comprata per farsi belli con gli amici, e lasciata in casa a prendere polvere. Di sicuro non immaginiamo un esperto di economia desideroso di cimentarsi con l'arte per essere ricordato dai posteri, e nemmeno per superare il tedio di una vita passata su grafici e oscillazioni finanziarie.

Eppure economia e arte possono convivere, e lo ha dimostrato Gladys Orteza, visual designer di Nike. Anche qui, lo stereotipo dimostra di avere i suoi limiti, perché per quanto una visual designer abbia una predisposizione all'arte decisamente maggiore di quella di un economista, viene difficile ipotizzare un suo interesse per la borsa e per i grafici lineari e a candele. Del resto, però, scorrazzando per la Nike prima o poi qualche grafico sotto mano ti capita, e se hai l'arte nell'anima puoi partire da questo episodio e farti venire un'illuminazione: Gladys Orteza ha capito che quei grafici erano belli. Certo, avevano bisogno di un piccolo aiuto per guadagnare una patina di poesia che rende l'arte quello che è, ma i visual designer sono lì per questo.

Orteza ha preso dei grafici azionari reali e li ha trasformati in paesaggi. Ogni sua opera parte dall'andamento di un titolo: ci sono Tesla, Google, Apple, Ford e altri, elaborati digitalmente e trasformati in paesaggi onirici, a dimostrazione che viviamo in una realtà multi sfaccettata in cui ingegneri che leggono Dante vanno a braccetto con designer che si dilettano su grafici apparentemente sterili. Il web ha reso possibile tutto questo: l'artista trova i grafici su Robinhood, una app disponibile nel mercato americano che aiuta i broker a fare e tenere sotto controllo gli investimenti. E mentre l'economia diviene oggetto di arte, c'è da chiedersi se Orteza ha già pensato di applicare il suo metodo anche alla gaussiana che ultimamente è purtroppo tornata in auge con l'epidemia di Covid-19.

La fantasia della designer la guida nella creazione di illustrazioni con un retrogusto fiabesco, ma accanto a paesaggi naturali evocativi trovano posto anche grattacieli e ponti: non c'è frattura nel mondo del reale, come non c'è una vera divisione tra arte e scienza.
Ma a parte l'idea semplice ma allo stesso tempo geniale, cosa mette Orteza nei suoi dipinti? Molto: i paesaggi sono quelli che si trova di fronte ogni giorno nel luogo dove vive, Hillsboro in Oregon. È una cittadina rurale che ogni giorno offre tramonti spettacolari, ma anche camion parcheggiati nelle proprietà private come quelli che ha ritratto partendo dal grafico azionario di Ford e che danno un tocco vintage a tutto l'insieme. Non solo: nelle sue opere ci sono laghi, foreste, ponti, montagne e valli: l'artista dipinge ciò che fa parte della sua vita, rielaborandolo creativamente grazie ai grafici.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ford 1 Year

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Onnipresente in ogni immagine c'è la luna, spesso con un puntino sopra. Questo è un particolare curioso, che spinge a indagare cosa possa esserci dietro: la Luna è un omaggio alla figlia della designer che si chiama Lyanna Luna, mentre il puntino è in realtà un uccello che è la firma della designer. Questo riferimento meta-artistico è risultato molto gradito ai fan della pagina Instagram e anche agli acquirenti delle magliette che Orteza ha cominciato a vendere sul suo sito. Perché, dopo varie notti passate a dipingere illustrazioni accompagnate da un velo di magia, qualche nozione di economia deve essere passata dai grafici per osmosi.

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