CULTURA

One book one city: Frankenstein a spasso in città

Un progetto di lettura individuale e collettiva di un unico libro, ideato dall’università di Padova per la città e rilanciato oggi, da ateneo e amministrazione comunale, dopo le iniziative di apertura del 2017, anno in cui Padova è stata ammessa tra i 363 comuni che hanno dimostrato di possedere i requisiti richiesti dall’avviso per la qualifica di Città che legge dal Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo. One book one city entra nel vivo e si concentra su Frankenstein, o il Prometeo moderno di Mary Shelley (1797-1851), opera che nel 2018 celebra i duecento anni dalla pubblicazione e che consente un viaggio alla scoperta di temi che, pur arrivando da lontano, stimolano riflessioni attualissime: la creazione della vita, la morte, il diverso, le conquiste e i limiti della scienza, la grandezza e la finitezza dell’essere umano, la figura femminile. Il progetto propone un ricco programma di conferenze, spettacoli e reading, dopo la maratona di lettura che, nell’autunno 2017, ha coinvolto una quarantina di lettori ad alta voce permettendo, in 12 ore, di leggere tutto il romanzo della scrittrice inglese. “Che allegria! In questa giornata grigia e piovosa, noi lo rilanciamo con più forza - spiega Annalisa Oboe, prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere dell’università di Padova – L’obiettivo è chiaro: vogliamo creare comunità attraverso la lettura”, coinvolgendo le realtà del territorio, dal centro alla periferia, le biblioteche, le librerie, le scuole, le associazioni, i cittadini, rispondendo così all’invito racchiuso nel nome stesso dell’iniziativa: Un libro, una città. “Diffondere sapere e cultura attraverso la letteratura significa promuovere sviluppo sociale – continua Oboe - Per l’ateneo è una occasione per intercettare le realtà cittadine e creare movimento. Si tratta di un importante momento di aggregazione, che risponde alla terza missione dell’università e si delinea come impegno pubblico”.

Si inizia domani, 20 marzo, alle 17, in Sala delle edicole a Palazzo Liviano, con la lezione-conferenza di Marilena Parlati Frankenstein: creazione, ricreazione, scarto. La tradizione letteraria da Mary Shelley a oggi. Il 17 aprile, alle 17, in Aula magna a Palazzo Bo, toccherà a Telmo Pievani, Lorenzo Pavolini e Tommaso Ragno e la loro Intervista impossibile a Frankenstein; il 23 aprile, alle 18, la Biblioteca civica del centro culturale Altinate San Gaetano accoglierà Reading Frankeinstein, lettura ad alta voce del romanzo di Mary Shelley in inglese, con le studentesse del gruppo di teatro in lingua del dipartimento di Studi linguistici e letterari. L’8 maggio, alle 17, all’Anfiteatro Morgagni dell’Istituto di Anatomia patologica, appuntamento con La storia naturale dell’uomo e l’intervento della scienza sui corpi, conferenza e visita al museo di Anatomia patologica con Gaetano Thiene.

“Accogliamo con piacere questo stimolo che ci arriva dall’università – commenta Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova –, perché portare cultura in città significa coinvolgere i cittadini. Le persone devono essere invitate a partecipare, partendo dai quartieri. Mi auguro che si attivi un fenomeno di contagio ed emulazione”. L’iniziativa padovana, che si inserisce nel palinsesto Universa con cui l’ateneo si impegna a diffondere cultura e benessere sociale, si ispira a un format storico di promozione alla lettura nato a Seattle negli anni Novanta e diffusosi in breve tempo in tutti gli Stati Uniti e poi in Europa. Il progetto è aperto a tutti e invita a condividere idee, eventi e incontri, sia come individui che in gruppo, attraverso i segnalibri da compilare e il form nel sito www.unipd.it/onebookonecity (oppure scrivendo a progettieditoriali@unipd.it o telefonando al numero 0498271953). 

Infine, Annalisa Oboe guarda all’edizione 2018/2019, invitando alla partecipazione sin dalle prime fasi di ideazione e costruzione del progetto: “Dopo la prima edizione dedicata all'opera di Tito Livio e questa con Frankenstein di Mary Shelley, mi piacerebbe che tutte le realtà coinvolte scegliessero insieme il libro per la prossima edizione, magari attraverso una call”.

 

Il mondo per me era un mistero da scoprire. Curiosità, bruciante volontà di impadronirmi delle leggi segrete della natura, e una felicità vicina all’estasi quando esse mi si svelavano: queste sono le prime sensazioni che riesco a ricordare Dott. Frankenstein

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