IN ATENEO

Ricerca, accesso all'università e contratti docenti: le parole di Valeria Fedeli ospite a Unipd

No tax area per gli studenti, rafforzamento della ricerca, contratti dei docenti. La ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli - ospite nell'Aula magna dell'università di Padova per inaugurare l'anno dei diritti umani nel 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani e della Costituzione della Repubblica italiana - affronta tutti i temi più attuali nel campo dell'università, della scienza e della ricerca e dell'accesso alla didattica. "Si sta attuando finalmente la no tax area - spiega Valeria Fedeli - con l'incremento di possibilità per chi non ha mezzi, ma ha talento, di entrare all'università". Si tratta dell'esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie, previsto dalla Legge di bilancio del 2017 con il cosiddetto student act, che viene riconosciuto allo studente con determinati requisiti di reddito e di merito. Ma non si parla solo di studenti, la titolare del Miur parla di importanti investimenti per l'assunzione di giovani ricercatori: "Stiamo lavorando sull'attuale manovra economica per la Legge di bilancio - prosegue Fedeli - per investire sulle nuove assunzioni di ricercatrici e ricercatori. E stiamo lavorando anche sul tema degli scatti per i docenti universitari in modo da tornare a dare valore alla funzione dei docenti". Si passerà, per lo scatto, "dagli attuali tre anni a due - dice Fedeli - guardando così anche alla carriera dei giovani". Assunzioni di giovani ricercatori, scatti di carriera e infine il mondo della ricerca nel suo insieme: "Dobbiamo puntare in modo molto forte per l'insieme del sistema paese sulla filiera della conoscenza, dei saperi, condizione perché l'Italia possa consolidare la piccola ripresa economica in atto e costruire condizioni per futuro sostenibile dal punto di vista sociale ed economico".

C'è spazio anche per parlare delle linee guida per l'educazione al rispetto in ogni scuola di ordine e grado: "Agli studenti sarà spiegato cosa significano le differenze - conclude Fedeli - perché è necessario rispettare le differenze di sesso, di razza, di colore, di genere, di pensiero politico perché rispettare l'altro significa rispettare se stessi". Un tema caro anche all'ateneo di Padova che, dopo aver presentato le linee guida contro la discriminazione per i generi e i linguaggi, si appresta a presentare il primo bilancio di genere dell'università di Padova, una delle azioni di sistema adottate dall’ateneo per fare in modo che le specificità di genere possano attraversare in modo significativo le politiche e i progetti istituzionali.

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